Serata conclusiva del Premio Bonanni con Natan Zach

E’ il poeta israeliano Natan Zach  l’ospite  d’onore della serata finale del “Premio Bonanni” che si terrà sabato 30 ottobre alle ore 18.00 a L’Aquila, presso l’Auditorium Carispaq “E.Sericchi”..Di grande prestigio i nominativi degli ospiti d’onore che si sono succeduti nelle precedenti edizioni del premio, a testimonianza del suo indubbio valore acquisito negli anni. La […]

E’ il poeta israeliano Natan Zach  l’ospite  d’onore della serata finale del “Premio Bonanni” che si terrà sabato 30 ottobre alle ore 18.00 a L’Aquila, presso l’Auditorium Carispaq “E.Sericchi”..Di grande prestigio i nominativi degli ospiti d’onore che si sono succeduti nelle precedenti edizioni del premio, a testimonianza del suo indubbio valore acquisito negli anni.
La serata verrà presentata dal giornalista aquilano Andrea Fusco, tra la giuria del Premio Renato Minore, Sergio Zavoli e Maria Luisa Spaziani.Il  programma della serata finale prevede: Eva Martelli con letture di Laudomia Bonanni;
un omaggio ad Alda Merini; conversazione con Natan Zach; Bartolomeo Giusti leggerà. le poesie di Natan Zach.
Natan Zach è uno dei maggiori poeti israeliani viventi. Nato a Berlino nel 1930 da padre ebreo e madre di origine italiana, nel 1935 emigra con i genitori in Palestina.
Zach ribadisce sempre la propria condizione di “uomo in viaggio” e di apolide, iniziata nell’infanzia (“parlare quattro lingue al di sotto di sei anni è pure/ cosa che
 confonde, una torre di Babele che a malapena deambula”) e irrimediabilmente portata avanti in età adulta..Zach è considerato uno dei maggiori esponenti di quella che è stata
 definita la new wave della poesia israeliana, nata intorno agli anni ’50. Egli fu uno dei redattori della rivista Akhshàv (Adesso), organo ufficiale dei nuovi poeti e la sua prima raccolta Shirim Rishonim (Prime poesie) risale al 1955.
Zach è stato definito “il più chiaro e insistente portavoce del movimento modernista della poesia israeliana”  ed è forse più vicino di ogni altro alla lezione dei poeti inglesi e americani.
La sua poesia, infatti, è caratterizzata da uno stile nudo, ironico e colloquiale, lontano da ogni sentimentalismo e da ogni retorica.
Fra le sue raccolte: Tutto il latte e il miele (1966), Nord-est (1979), Controcancellatura (1984) e Trovandomi nei paraggi (1995). Nel 1995 ha ottenuto il massimo riconoscimento ufficiale israeliano,
l’Israel Prize per la poesia. Con la raccolta Sfavorevole agli addii, pubblicata da Donzelli, ha vinto nel 2000 il Premio Internazionale di Poesia Camaiore.

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