Rinvii di giudizi e soluzioni

Il pubblico ministero Annarita Mantini,  ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e 27 gli imputati (e per tutti i reati),  nell’inchiesta sulla maxi discarica interrata, trovata nel 2007 a Bussi sul Tirino, nella zona del polo chimico, a poca distanza dal fiume Pescara. Le accuse vanno dalla truffa, alla turbata libertà degli incanti, […]

Il pubblico ministero Annarita Mantini,  ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e 27 gli imputati (e per tutti i reati),  nell’inchiesta sulla maxi discarica interrata, trovata nel 2007 a Bussi sul Tirino, nella zona del polo chimico, a poca distanza dal fiume Pescara. Le accuse vanno dalla truffa, alla turbata libertà degli incanti, avvelenamento delle acque, disastro doloso, commercio di sostanze adulterate, delitti colposi contro la salute pubblica. Per il pm, non ci sono dubbi “il filo rosso di questa tristissima vicenda processuale è il vile danaro. Per danaro si è inquinato”.Fra gli imputati, il sindaco di Pianella D’Ambrosio (all’epoca dei fatti presidente dell’Ato), gli ex amministratori della Montedison, l’ex presidente Aca Catena. Inoltre il gup Luca De Ninis,  ha respinto la richiesta di rito abbreviato presentata da D’Ambrosio,  collegata ad una perizia del 2007. Con i suoi 185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose, sepolti a 5-6 metri di profondità, la discarica di Bussi viene considerata la più grande discarica abusiva d’Italia e, probabilmente, d’Europa. Dopo tre anni il problema della bonifica e messa in sicurezza della discarica, la cui bponifica costerebbe 58 milioni di Euro, è ancora aperta. Italia Nostra ha ieri diramato un comunicato in cui dice che: “il Commissario, con tutti i poteri extra di cui dispone, dopo 4 anni continua a ripetere promesse, mentre tutti continuano a bagnarsi nei veleni”, nonostante “la legge dello Stato sancisca  – in attesa delle bonifica – il dovere, per tutti, della messa in sicurezza di emergenza immediata di un sito inquinato , per impedire che il danno continui”. Costituitisi parti civili nel processo la cui prossima udienza è fissata per il 9 novembre, sono: l’avvocatura dello Stato, che rappresenta Regione Abruzzo, ministero dell’Ambiente e Provincia di Pescara e la Solvay.

Carlo Di Stanislao

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