Arrestato il boss latitante Francesco Zindato

La polizia ha arrestato a Reggio Calabria il boss Francesco Zindato, capo dell’omonima cosca della ‘ndrangheta. Zindato era latitante dal 29 ottobre scorso, giorno in cui era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione che aveva portato alla cattura di 33 affiliati alla ‘ndrangheta accusati di avere gestito un giro di estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti. […]

La polizia ha arrestato a Reggio Calabria il boss Francesco Zindato, capo dell’omonima cosca della ‘ndrangheta. Zindato era latitante dal 29 ottobre scorso, giorno in cui era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione che aveva portato alla cattura di 33 affiliati alla ‘ndrangheta accusati di avere gestito un giro di estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti. L’arresto è stato eseguito dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con la collaborazione dell’Aisi (l’ex Sisde). Secondo quanto è emerso dall’indagine che ha portato agli arresti, la cosca Zindato si sarebbe attivata per accaparrarsi gli appalti per gli interventi in Abruzzo dopo il terremoto. Zindato, la cui cosca e’ collegata a quella dei Libri, era l’unica delle 34 persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse su richiesta della Dda di Reggio Calabria accusata, oltre che di estorsione, di omicidio. Il boss, secondo quanto è emerso dall’indagine, sarebbe infatti il responsabile dell’assassinio di Giuseppe Lauteta, di 30 anni, ucciso a Reggio Calabria l’11 gennaio del 2006. L’omicidio contestato a Zindato avrebbe avuto un movente passionale: la vittima, infatti, aveva una relazione con una donna legata sentimentalmente anche a Francesco Zindato.

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