Abruzzo Engineering, resta sequestro beni Ricciardi

Il tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza di revoca, presentata dall’attuale direttore generale di Abruzzo Engineering, Vittorio Ricciardi, del sequestro preventivo di alcune proprietà effettuato dalla Guardia di Finanza. Il provvedimento è legato all’inchiesta della Procura aquilana sulla vendita alla Provincia dell’Aquila di Collabora Spa, società della quale il manager molisano era amministratore delegato nonché […]

Il tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza di revoca, presentata dall’attuale direttore generale di Abruzzo Engineering, Vittorio Ricciardi, del sequestro preventivo di alcune proprietà effettuato dalla Guardia di Finanza. Il provvedimento è legato all’inchiesta della Procura aquilana sulla vendita alla Provincia dell’Aquila di Collabora Spa, società della quale il manager molisano era amministratore delegato nonché proprietario del 49% delle azioni. Ricciardi è indagato per truffa. I beni sequestrati sono una Maserati, due case all’Aquila e una porzione di abitazione a Ischia. Il provvedimento era stato emesso dal Gip del tribunale dell’Aquila, Marco Billi, su richiesta dei Pm Antonietta Picardi e David Mancini, titolari dell’inchiesta. Secondo l’accusa, il prezzo per l’acquisto da parte della Provincia dell’Aquila delle azioni private di Collabora sarebbe stato gonfiato con artifici contabili e intrecci societari. Oltre a Ricciardi, nell’inchiesta sono coinvolte altre 11 persone (alcuni con l’ipotesi di truffa, altre di abuso d’ufficio): tra queste il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Carlo Benedetti (Comunisti italiani), e il consigliere comunale Fabio Ranieri (Pd), quest’ultimo dipendente di Abruzzo Engineering, all’epoca dei fatti consiglieri di amministrazione di Collabora Spa. Coinvolti anche i revisori dei conti e alcuni dirigenti della Provincia dell’Aquila. Tutti hanno rigettato ogni accusa: fonti dirette dei componenti del Cda e del collegio dei revisori dei conti hanno sottolineato che le persone in questione non sono tecnicamente indagate, in quanto nessun avviso di garanzia è stato notificato neppure nell’ambito della richiesta di proroga delle indagini iniziate nel 2008. Abruzzo Engineering, società mista pubblico-privato controllata al 60% dalla Regione Abruzzo, al 30% da Finmeccanica attraverso Selex Service Management e al 10% dalla Provincia dell’Aquila, dà lavoro a circa 200 persone ed é in crisi di liquidità e di commesse. Nel provvedimento in cui il Gip del tribunale dell’Aquila dispone il sequestro preventivo di alcuni beni di Ricciardi, si scrive che Ricciardi potrebbe reiterare il reato nel suo attuale ruolo: per questo il Cda ha sospeso momentaneamente le deleghe operative al manager. Oggi i dipendenti di Abruzzo Engineering stanno protestando davanti a palazzo dell’Emiciclo, all’Aquila, per chiedere alla Regione il salvataggio dell’azienda nell’assemblea dei soci di domani, quando si dovrà decidere tra rilancio o liquidazione.

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