Uno spiraglio di luce su San Giuliano

Dopo un anno e mezzo dal terribile sisma che ha coinvolto l’Aquilano, la necessità di tornare alla normalità è piu’ viva che mai. La Società Reale Mutua, insieme ai suoi Agenti, come larga parte dei cittadini del Nord, sono accorsi nei giorni successivi a L’Aquila attivandosi concretamente per restituire ai cittadini alcune fra le realtà […]

Dopo un anno e mezzo dal terribile sisma che ha coinvolto l’Aquilano, la necessità di tornare alla normalità è piu’ viva che mai. La Società Reale Mutua, insieme ai suoi Agenti, come larga parte dei cittadini del Nord, sono accorsi nei giorni successivi a L’Aquila attivandosi concretamente per restituire ai cittadini alcune fra le realtà piu’ preziose fortemente danneggiate dal terremoto, ricalcando il sentimento di fraternità radicato nei secoli nell’identità collettiva del popolo italiano.
Il Convento di San Giuliano, dell’ordine mendicante dei Frati Minori dell’Osservanza, primo esempio dell’importante riforma del 1400 della famiglia francescana, di cui preserva l’originario impianto del XV secolo, come pone l’accento l’Assessore Vladimiro Placidi, è parte integrante della vita quotidiana degli aquilani oltre ad avere un valore culturale inestimabile che gli conferisce il primato in Abruzzo per la Storia e la Storia delle Religioni. Inoltre si ravvisa la Convenzione stipulata due anni fa tra L’Ente Provincia dei Frati Minori d’Abruzzo con L’Università degli  Studi dell’Aquila grazie all’indimenticabile figura di Padre Gabriele Marini e dell’amante della Storia dell’Arte, dell’Archeologia e patrimonio librario il Dottor Gaetano Messineo (Docente di Archeologia Classica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia scomparso prematuramente nel giugno scorso).
Il Convento altresì ospita la piu’ grande biblioteca francescana in Abruzzo che vanta di un patrimonio librario che si aggira intorno ai 40.000 volumi e al Museo Nazionale. Realtà fruibili sino al 6 aprile 2009 al pubblico piu’ vasto e agli studiosi grazie all’opera dei frati, come il caro Padre Giacinto Marinangeli.Si tratta dunque di un organismo complesso fortemente danneggiato ma i danni piu’ rilevanti del terremoto si riscontrano nella chiesa che purtroppo è stata resa inagibile al culto.
L’inagibilità di questo bene architettonico e la diaspora dei frati ha privato la comunità aquilana di un punto di riferimento sia religioso sia culturale.
A seguito dell’evento sismico, la Società Reale Mutua di Assicurazioni di Torino, grazie anche alla mediazione dell’Agenzia Aquilana del Dottor Alberto Villani (che inaugurerà proprio oggi pomeriggio la nuova sede), ha desiderato, liberamente, donare alla Curia Francescana, proprietaria del convento, risorse finanziarie per la chiesa.
La donazione consente di consolidare e restaurare la struttura e parte degli apparati decorativi di cui il terremoto ha messo in luce gli affreschi della chiesa primitiva probabilmente databili alla fine del XV secolo attraverso un progetto già approvato dalle Soprintendenze e già oggetto di avvio dei lavori.
L’ammontare della donazione approvato dal Consiglio di Amministrazione della Reale Mutua si aggira intorno ai 500.000 euro così ripartiti: una parte è stata impiegata per acquistare tre fuoristrada destinati alla Caserma dei Vigili del Fuoco della città nell’autunno di un anno fa e la restante somma è stata consegnata ai frati.
L’intervento nella chiesa omonima è il primo restauro avviato di un monumento aquilano dopo il sisma, a seguire ci sarà quello del Palazzetto dei Nobili a cura della Camera dei Deputati.
Reale Mutua (compagnia di assicurazioni in forma di mutua) come spiega Luca Filippone, Vicedirettore Generale della suddetta, è sempre attenta dal 1828 alle ricadute del suo impegno sulla società e quando lo sguardo degli agenti torinesi hanno incrociato quello di Padre Candido, Legale Rappresentante dei Frati Minori d’Abruzzo, in una loro visita con il Comandante dei Vigili del Fuoco su a San Giuliano hanno capito di quanto questo luogo fosse importante sia per i frati sia per i cittadini stessi.
Padre Carlo Serri, Provinciale dei Frati Minori d’Abruzzo, fa un parallelismo fra il “miracolo dei pani e dei pesci di Gesu’” con l’iniziativa promossa dalla Reale Mutua per l’intervento di restauro a favore di una chiesa che da secoli attrae a sé fedeli di tutto il mondo.
Una piccola candela nel buio unita a tante altre riporta alla vita: la “chiesina” è un punto di partenza perché L’Aquila non può rinascere a settori. Occorre mettere al servizio della città qualcosa di utile alla collettività si pensi, ad esempio, alla Biblioteca di San Giuliano che vanta di una sezione di Abruzzesistica molto importante utile agli studenti della Facoltà di Ingegneria e di Lettere e Filosofia con indirizzo storico-artistico e archeologico.
Proprio in questi giorni dall’Università di Lettere e Filosofia giunge la notizia della chiusura della propria biblioteca e, visto che la biblioteca di San Giuliano rientra a pieno nel testo della Convenzione del 2008 stipulata dal Consiglio Amministrativo dell’Ateneo, sarebbe utile provvedere a una riapertura provvisoria della stessa per la fruibilità degli universitari.
È da lodare la lungimiranza di Padre Carlo nel rivolgersi ai ragazzi che rappresentano il futuro di questo comprensorio.
Anche per l’intervento sulla Chiesa della Madonna Fore, meta prediletta degli aquilani, è previsto un cospicuo finanziamento.
A fare le veci del Primo Cittadino dell’Aquila Massimo Cialente, oberato dagli impegni per la ricostruzione, è intervenuto il Vicesindaco Giampaolo Arduini che riallaciandosi al discorso di Padre Carli parla dell’interesse del Commissario per il Diritto allo Studio dell’Aquila di adibire la parte antica su due chiostri del complesso conventuale di San Giuliano a residenza per professori dell’Ateneo e a Studenti dell’Erasmus. In effetti questa parte non interferisce a fatto sulla sezione di pertinenza dei frati. Gli studenti della nostra città potrebbero così avere un luogo aggregativo a due passi dal futuro impianto sportivo di Piazza D’Armi. 
Padre Giovanni Mastroddi, Superiore e ora Guardiano del Convento, rimanda all’importanza del dormitorio del Convento che ogni estate ospitava centinaia di giovani dell’Associazione Cattolica.
Il restauro dell’intero complesso, prima sede del Ginnasio a L’Aquila, ammonterebbe a 4.000.000 di euro.
E con riferimento all’esclusione della struttura architettonica omonima dall’elenco dei beni ascritti al demanio comunale, come si evince dall’ultimo Consiglio, si accenna a una “chiarezza non voluta”.
La nostra testata”L’Impronta ha preso per prima a cuore il problema allo stato di abbandono in cui riversava il complesso conventuale di San Giuliano ponendo l’attenzione sul problema della voragine che sovrasta la stessa struttura architettonica. L’Assessore Placidi ravvisa, a tal proposito, l’inclusione di questa emergenza naturale nel piano di finanziamento per cinque/sei dissesti idrologici affini. Si spera che l’Amministrazione Comunale dia risposte concrete in merito prima che l’intero pendio non ceda all’improvviso.
Il Convento di San Giuliano che dall’alto domina la città ora ha bisogno di ritrovare la sua linfa vitale attraverso la provvidenza divina e soprattutto umana.

 Francesca Ranieri

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