Addio a Mario Monicelli, maestro della cinematografia italiana

Il regista Mario Monicelli si è ucciso ieri sera, intorno alle 21, lanciandosi dalla finestra di un ospedale romano, dove era ricoverato per un tumore. Ultimo ‘grande’ del cinema italiano e maestro della commedia all’italiana. Mario Monicelli era infatti indiscutibilmente un pezzo fondamentale della storia del cinema italiano e forse non solo. Nel corso della sua […]

Il regista Mario Monicelli si è ucciso ieri sera, intorno alle 21, lanciandosi dalla finestra di un ospedale romano, dove era ricoverato per un tumore. Ultimo ‘grande’ del cinema italiano e maestro della commedia all’italiana. Mario Monicelli era infatti indiscutibilmente un pezzo fondamentale della storia del cinema italiano e forse non solo. Nel corso della sua lunghissima attività ha diretto film che sono entrati a far parte del patrimonio culturale collettivo come ad esempio I soliti ignoti (1958), La grande guerra (1959), L’armata Brancaleone (1966), Amici miei (1975) o Il Marchese del Grillo (1981), lavorando con attori come Totò (Totò cerca casa è del 1949) Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi o Philippe Noiret.

Il regista di Viareggio  si inscrive a pieno titolo in quel novero di autori che ha contribuito alla fortuna del cinema italiano nella seconda metà del Novecento, in quella che è stata una vera e propria stagione dell’oro della cinematografia italiana. Unanime il cordoglio e lo sconcerto per la sua morte, nel mondo della cultura e non solo.

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