Le follie del monsignore, Peppe Barra

Debutto in grande stile, con il Ridotto del Teatro Comunale strapieno, per la Stagione Teatrale Aquilana presentata dal Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con l’Associazione Teatrale Abruzzese e Molisana. Si arriva al primo appuntamento in cartellone con un record assoluto: sono stati venduti tutti i posti disponibili in meno di due settimane di campagna abbonamenti […]

Debutto in grande stile, con il Ridotto del Teatro Comunale strapieno, per la Stagione Teatrale Aquilana presentata dal Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con l’Associazione Teatrale Abruzzese e Molisana.
Si arriva al primo appuntamento in cartellone con un record assoluto: sono stati venduti tutti i posti disponibili in meno di due settimane di campagna abbonamenti a conferma, ancora una volta, della grande domanda di eventi culturali che la nostra città esprime.
Sabato 4 dicembre alle ore 21,00 e domenica 5 dicembre alle ore 17,30 torna a L’Aquila Peppe Barra con uno dei cavalli di battaglia del suo straordinario repertorio “Le follie del Monsignore” portato in scena insieme a Patrizio Trampetti.
Nelle leggende metropolitane di Napoli il personaggio di Monsignor Perrelli vissuto nel 1700 è uno delle “maschere” più ricordate. Le sue smemoratezze, i suoi peccati di gola, le sue manie, le sue follie diventate con il passare degli anni oggetto di culto e occasioni di spettacolo.
Più di dieci anni fa Peppe Barra e Lamberto Lambertini pensarono di riproporre la leggenda di Monsignor, inventando di sana pianta un personaggio nuovo da mettere accanto a Perrelli: un’idea banale ma che nessuno aveva avuto prima. Chi vive in simbiosi con un Monsignor, seguendolo fedelmente fino alla morte? Ma che domande! E la sua governante è la serva devota che Alessandro Manzoni nei Promessi sposi immortalò nella serva di Don Abbondio cioè in Perpetua, nome che diventò per antonomasia la fedele serva di tutti i Monsignore. Accanto a Monsignor Perrelli, Peppe Barra e Lamberto Lambertini crearono quindi Menica, la perpetua pettegola, tenera, affettuosa, vigile, brontolona, golosa come il suo padrone, plebea, nella sua sana saggezza. Se il ruolo del Monsignore è affidato a Patrizio Trampetti, Peppe Barra tiene per sè proprio il ruolo di Menica, per una irresistibile interpretazione “en travestì”.
Ecco che nacque nel 1991 una coppia di maschere indimenticabili per il teatro napoletano: Perrelli (Patrizio Trampetti) e Menica (Peppe Barra). A distanza di molti anni Monsignore e Menica ritornano in un nuovo adattamento fatto da Peppe Barra e Paolo Memoli. Lo spettacolo offre l’ennesima dimostrazione di come Peppe Barra incarni la maschera per antonomasia del teatro partenopeo e, insieme, manifesta il profondo attaccamento dell’artista napoletano alla sua terra.
Un sabato sera ed una domenica pomeriggio di grande divertimento, il TSA e l’ATAM sono felici della risposta entusiasta del pubblico aquilano alla proposta di momenti di spensieratezza nel centro storico della città ferita.

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