Yara, marocchino verso scarcerazione, brusco stop indagini

Potrebbe uscire di prigione già questa mattina Mohammed Fikri, il 22enne marocchino che – secondo gli inquirenti – avrebbe avuto un ruolo determinante nella scomparsa di Yara Gambirasio, la ragazzi di cui non si hanno tracce ormai da dieci giorni. Secondo il pm, infatti, gli indizi sono troppo labili, tanto da non poter chiedere l’arresto […]

Potrebbe uscire di prigione già questa mattina Mohammed Fikri, il 22enne marocchino che – secondo gli inquirenti – avrebbe avuto un ruolo determinante nella scomparsa di Yara Gambirasio, la ragazzi di cui non si hanno tracce ormai da dieci giorni.
Secondo il pm, infatti, gli indizi sono troppo labili, tanto da non poter chiedere l’arresto del giovane. Sbagliata, rispetto alla traduzione iniziale, quella frase intercettata e che ha attirato le indagini su di lui: “Allah mi perdoni, non l’ho uccisa io”, che sarebbe stata invece un’imprecazione, slegata dalla vicenda di Yara, perché la persona a cui stava telefonando non rispondeva. Oggi, intanto, riprenderanno le ricerche nell’invaso pieno d’acqua nei pressi del cantiere edile del centro commerciale in costruzione alla periferia con Mapello. Dopo la clamorosa svolta di ieri, a favore del muratore marocchino arrivano anche le dichiarazioni del suo datore di lavoro. ‘Nel momento in cui Yara è scomparsa Mohammed Fikry era con me in cantiere’, ha detto Roberto Benozzo che non ha dubbi sulle mosse del giovane extracomunitario il 26 e 27 novembre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *