Lega e Aic accordo vicino, sciopero scongiurato

Il calcio non si ferma. Lo sciopero proclamato dal sindacato dei giocatori è pronto ad essere revocato, l’annuncio ufficiale arriverà probabilmente nella giornata di oggi, e già da giovedì potrebbero arrivare persino le firme della Lega di A e dell’Assocalciatori sul nuovo contratto collettivo, che entrerà in vigore da subito con durata triennale. Le basi […]

Il calcio non si ferma. Lo sciopero proclamato dal sindacato dei giocatori è pronto ad essere revocato, l’annuncio ufficiale arriverà probabilmente nella giornata di oggi, e già da giovedì potrebbero arrivare persino le firme della Lega di A e dell’Assocalciatori sul nuovo contratto collettivo, che entrerà in vigore da subito con durata triennale. Le basi dell’accordo sono state, infatti, trovate nell’incontro interminabile di oggi in Federcalcio (durato sette ore), sotto la supervisione del presidente Abete, che è riuscito a far mettere, non solo nero su bianco sei dei sette punti rimasti in ballo nella trattativa, ma anche a convincere la Lega a lasciare provvisoriamente nel testo finale la vecchia norma che disciplinava gli allenamenti separati. Il tema dei fuori rosa, che ha rischiato di far saltare il banco e una giornata di campionato, sarà ora affidato, con mandato di entrambe le parti, direttamente al numero 1 del calcio italiano, Giancarlo Abete, che nei prossimi mesi avrà il compito di riscriverlo, partendo però dall’articolo 7 del vecchio contratto collettivo, scaduto lo scorso 30 giugno. Insomma un compromesso, quello trovato da Abete, che finisce per accontentare sia la Confindustria del pallone (che incassa il via libera sul tema della flessibilità), che il sindacato dei calciatori (che può esultare per l’esclusione dei trasferimenti coatti e le garanzie sui fuori rosa), ma soprattutto che non lascerà senza calcio nel prossimo weekend i tifosi italiani. “Ci sono tutte le condizioni perché si possa procedere alla revoca dello sciopero – ha riconosciuto il presidente Abete – Giovedì ci sarà un approfondimento tecnico che dovrebbe portarci a sottoscrivere il nuovo contratto collettivo. C’é un accordo organico sui sei punti, mentre sul settimo, quello dei fuori rosa, c’é l’impegno di lasciare temporaneamente nel nuovo contratto la stessa norma presente in quello vecchio, ma con una sorta di applicativo (vademecum) che serva ad evitare equivoci ed interpretazioni, nel massimo rispetto della dignità dei calciatori”. Il presidente della Federcalcio ha ammesso, però, che si prenderà tutto il tempo necessario, per trovare le soluzioni migliori. “Non chiamatemi il commissario del settimo punto – ha aggiunto – Ho dato una garanzia di buon senso alle parti che mi hanno confermato la loro fiducia. Detto questo, non c’é da parte mia un impegno sui tempi, perché non abbiamo voluto creare una situazione ad orologeria”. Conta alla rovescia, invece, in casa Aic, per la revoca dello sciopero, che attende solo il passaggio formale delle comunicazioni del sindacato ai calciatori. “Si va verso la revoca dello sciopero – ha riconosciuto il presidente Campana – L’accordo sui sei punti c’é – ha aggiunto – sui fuori rosa c’é una riserva da parte della Lega, mentre sull’ottavo (quello dei trasferimenti coatti) non se ne discuterà più, perché è contrario alla legge 91, e per questo è stato accantonato. Non possiamo ancora annunciare ufficialmente la revoca dello sciopero, anche se abbiamo fatto grossi passi avanti. Ora sentiremo i calciatori e credo ci siano buone possibilità per raggiungere l’accordo”. Anche sul fronte della Lega, c’é soddisfazione e anche la profonda convinzione che giovedì si possa già arrivare alla firma del contratto collettivo. “Siamo ad un passo dall’accordo – ha ammesso il numero 1 della Lega di A, Maurizio Beretta – e non posso escludere che si possa firmare giovedì. Sui sei punti c’é l’accordo e questi saranno scritti in maniera condivisa. Sul settimo, quello dei fuori rosa, stiamo andando verso una soluzione, peraltro da noi sempre sostenuta, che non dia nessuno spazio ad atti discriminatori e che preveda delle sanzioni in caso di violazioni. Inizialmente lasceremo la formulazione attuale con il diritto per i calciatori di allenarsi in prima squadra, ma con un mandato ad Abete di definire chiaramente quali siano le tipologie in cui si configurano discriminazioni e quindi sanzioni”.

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