Da Van Gogh a Dali’, mostre aperte per le festivita’

A Milano la rassegna dedicata a Salvador Dalì, a Roma quella sul genio di Vincent Van Gogh: le mostre di maggior richiamo restano aperte durante le festività natalizie, magari modificando gli orari di entrata. Restano invece chiuse nel giorni di Natale e Capodanno le esposizioni incentrate sulla pittura impressionista, come ‘Mediterraneo. Da Courbet a Monet […]

A Milano la rassegna dedicata a Salvador Dalì, a Roma quella sul genio di Vincent Van Gogh: le mostre di maggior richiamo restano aperte durante le festività natalizie, magari modificando gli orari di entrata. Restano invece chiuse nel giorni di Natale e Capodanno le esposizioni incentrate sulla pittura impressionista, come ‘Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse’, a Genova, e la riminese ‘Parigi. Gli anni meravigliosi’. Affollata dai visitatori, ‘Vincent Van Gogh Campagna senza tempo-Citta’ modernà è ormai vicina a toccare le 200.000 presenze. Comunicare Organizzando, la società che gestisce il Vittoriano dove la mostra è allestita, come ogni anno ha deciso di consentire ai cittadini romani e ai numerosi visitatori di ammirare i capolavori del pittore olandese anche nel periodo festivo. Il 24 e il 31 dicembre, però, l’orario sarà dalle 9 alle 15.30, mentre il giorno di Natale e per Capodanno dalle 15.30 alle 22.30. La biglietteria, avvertono gli organizzatori, chiuderà 50 minuti prima. Per i turisti che sceglieranno la capitale per le prossime feste, ci saranno altre occasioni per immergersi nell’arte. E a fronte della chiusura natalizia della Galleria Borghese, dove è ancora allestita la bellissima mostra ‘Cranach. L’altro Rinascimentò, c’é Palazzo delle Esposizioni con ‘Teotihuacan. La citta’ degli Deì, che presenta per la prima volta in Italia i capolavori provenienti dal famoso sito archeologico messicano. Gli orari, ovviamente sono ridotti. Il 24 e il 31 dicembre, l’apertura è dalle 10 alle 15, invece il 25 e l’1 gennaio dalle 16 alle 22.30. Identici orari per le Scuderie del Quirinale, dove è allestita la grande mostra che ha dato idealmente l’avvio alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Anche a Milano, il campione d’incassi ‘Dali’. Il sogno si avvicinà, a Palazzo Reale, non tradisce gli appassionati, che da oltre un mese affrontano code estenuanti. Quindi, porte aperte sotto Natale, con le conseguenti modifiche degli orari il 24 e il 31 (9.30-14.00) e il 25 e il primo dell’anno (14.30-22.30). Si potranno visitare inoltre le altre mostre milanesi, dalla meravigliosa ‘Donna allo Specchio’ di Tiziano a Palazzo Marino al Museo del ‘900, inaugurato in questi giorni. A Firenze, resta aperta a Palazzo Strozzi l’esposizione di maggior richiamo: ‘Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici’, la prima, bellissima monografica mai realizzata del grande pittore cinquecentesco. In questo caso, gli orari saranno quelli regolari e così pure a Ferrara, dove a Palazzo dei Diamanti c’é un’altra primizia, ‘Chardin. Pittore del silenzio’. Chiusa solo per il giorno di Natale, a Palazzo Zabarella di Padova ‘Il volto dell’800. Da canova a Modiglianì, che negli altri giorni festivi rispetterà l’orario regolare.

Nicoletta Castagni

Una risposta a “Da Van Gogh a Dali’, mostre aperte per le festivita’”

  1. I NATALI DI VAN GOGH

    Il Natale è la festa della gioia e della calda intimità per tutte le famiglie.Non si può dire però che Van Gogh abbia passato nella sua vita dei gran bei natali.Qualche esempio:

    Natale 1867: Non va molto bene a scuola,la famiglia ha pochi mezzi e a marzo del 1868 si ritira dagli studi.

    Natale 1874: Appena tornato da Parigi,dopo le feste riparte malvolentieri per Londra,dove a luglio si era dichiarato innamorato a Ursula Loyer,che lo aveva respinto.

    Natale 1875: torna a casa a Etten dai suoi,senza il permesso dei principali della ditta Goupil coi quali aveva contrasti.

    Natale 1876: il 4 novembre legge in pubblico il suo primo sermone a Hempton Court e a dicembre va a Etten per le feste natalizie.Non ritorna più a Londra.

    Natale 1878:dopo il trimestre a Laeken,da agosto a ottobre per un corso di evangelizzatore viene ritenuto non idoneo,perché di carattere impulsivo.A dicembre si trasferisce nella zona mineraria del Borinage a Paturage,in casa del venditore ambulante Van Der Haegen in rue de l’eglise n.39 e ottiene un incarico di 6 mesi dalla scuola evangelica di Bruxelles a Wasmes vicino a Mons.Abita presso il fornaio Denis,poi ritenendo la casa troppo lussuosa,in una baracca con paglia al posto del letto.Viene criticato per eccesso di zelo e la scuola non gli rinnova l’incarico.

    Natale 1879: è in ro:tta con la famiglia perchè vuol diventare pittore.

    Natale 1881: in autunno si reca ad Amsterdam per incontrare la cugina vedova Kee,di cui si era innamorato in estate e che non lo vuole vedere.Sfida gli zii,tenendo il palmo della mano sopra una candela accesa,per costringerli a fargli vedere la cugina,senza esito.Tra novembre e dicembre frequenta per un mese la casa di Mauve all’Aja,per imparare a dipingere e fa i primi dipinti.I rapporti coi genitori diventano tesi,a natale litiga col padre,che lo caccia di casa.Theo lo sostiene con 100/200 fiorini e parte per l’Aja,stabilendosi in Schenweg 138.Si cimenta con pittura e acquerello,litiga con Mauve e con Tersteeg.A gennaio conosce Clasina Maria Hoornik,detta Sien,una prostituta sfigurata dal vaiolo che elegge a sua compagna,nonostante abbia già una figlia ed è in attesa di un altro bimbo.

    Natale 1883: Dopo più di due mesi passati in estrema solitudine e povertà nella Drenthe,torna in famiglia a Neunen sempre con rapporti tesi.Ma a gennaio la madre si frattura il femore e lui l’assiste amorevolmente.

    Natale 1885: a settembre Gordina de Groot,sua giovane modella per i mangiatori di patate,resta in cinta e viene sospettato di essere il padre.Il parroco cattolico inibisce ai contadini di posare per lui e è costretto a dedicarsi alle nature morte e a nidi di uccelli.A ottobre viaggio ad Amsterdam di 3 giorni con Anton Kersemakers per visitare il Rijksmuseum. Risiede da novembre ad Anversa,in Longue rue des images,da Brandel.Studia Rubens e le stampe giapponesi.Pensava di fermarsi qualche giorno invece non tornerà mai più in Olanda.

    Natale 1888 😀 opo aver avuto notizia che il fratello si era fidanzato, il 23 dicembre,dopo una lite con Gauguin, prima di mezzanotte si automutila il lobo dell’orecchio sinistro e lo porta incartato alla giovane prostituta Rachel presso la casa di appuntamenti.Al mattino arriva la polizia che lo trova quasi dissanguato e lo ricovera in ospedale.Gauguin,che aveva passato la notte in un Hotel,torna al mattino presto alla casa gialla e avverte Theo.Tornano poi assieme a Parigi.Viene preso in cura dal dott.Felix Rey,il 7 gennaio torna a casa con Roulin e il pastore Salles.

    Natale 1889(questo è per lui l’ultimo natale):Durante una crisi inghiotte i colori dai tubetti.Toulouse Lautrec,a gennaio sfida a duello il pittore belga Henry de Groux,per difendere Vincent.Albert Aurier scrive sul Mercure de France Les Isolès,il primo articolo di critica favorevole al suo lavoro.Alla fine del mese,in concomitanza con la nascita del nipotino,gli sopravviene l’ennesima crisi.Questo è per lui l’ultimo natale.

    Non c’è altro da aggiungere se non il ringraziamento che dobbiamo a quest’uomo per averci donato tanta bellezza. Se ne ricordino le migliaia di visitatori che nel prossimo natale varcheranno la soglia del Vittoriano a Roma.

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