Berlusconi non avrà la fiducia, le colombe di Fli sono in buona fede, ma Fli non si divide; il Cavaliere non governa ma vuole restare perché ha il legittimo impedimento. A 48 ore dal voto per il governo, Gianfranco Fini parla in tv da Lucia Annunziata: non ci fidiamo più di Berlusconi, servono fatti. Non si può più ricucire. E annuncia che dopo il voto Fli sarà all’opposizione. Mercato dei voti: Fini considera gravissimo parlare di ingerenza dei pm, poi definisce avventurismo l’ipotesi di andare al voto. E accetta una scommessa: se Berlusconi ha 10 voti in più, mi dimetto. E spiega che serve un governo di centrodestra, magari anche Tremonti, ma non è questione di nomi, semmai di programmi. Casini, per Fini, non tornerà sotto l’ombrello di Berlusconi. Intanto il leader Udc precisa: nessun raffreddamento con Fini, e anche lui invita Berlusconi a dimettersi ora. Dalla Lega, Roberto Cota dice no a trattative con l’Udc, mentre il ministro Pdl Ignazio La Russa si dice certo che martedì il governo avrà più voti delle opposizioni.Fini: non ci fidiamo piu’, Fli unito, Berlusconi non avra’ la fiducia
Berlusconi non avrà la fiducia, le colombe di Fli sono in buona fede, ma Fli non si divide; il Cavaliere non governa ma vuole restare perché ha il legittimo impedimento. A 48 ore dal voto per il governo, Gianfranco Fini parla in tv da Lucia Annunziata: non ci fidiamo più di Berlusconi, servono fatti. Non si può più ricucire. E […]
Berlusconi non avrà la fiducia, le colombe di Fli sono in buona fede, ma Fli non si divide; il Cavaliere non governa ma vuole restare perché ha il legittimo impedimento. A 48 ore dal voto per il governo, Gianfranco Fini parla in tv da Lucia Annunziata: non ci fidiamo più di Berlusconi, servono fatti. Non si può più ricucire. E annuncia che dopo il voto Fli sarà all’opposizione. Mercato dei voti: Fini considera gravissimo parlare di ingerenza dei pm, poi definisce avventurismo l’ipotesi di andare al voto. E accetta una scommessa: se Berlusconi ha 10 voti in più, mi dimetto. E spiega che serve un governo di centrodestra, magari anche Tremonti, ma non è questione di nomi, semmai di programmi. Casini, per Fini, non tornerà sotto l’ombrello di Berlusconi. Intanto il leader Udc precisa: nessun raffreddamento con Fini, e anche lui invita Berlusconi a dimettersi ora. Dalla Lega, Roberto Cota dice no a trattative con l’Udc, mentre il ministro Pdl Ignazio La Russa si dice certo che martedì il governo avrà più voti delle opposizioni.
Fini rimprovera con palese ironia al Presidente del Consiglio che, nel caso continuasse a governare, nell’agenda del fare porrebbe per prima la Giustizia, secondo Fini solo per proteggere se stesso.
Strano per un politico ignorare che il cittadino italiano ha da lungo tempo piena triste consapevolezza d’essere del tutto indifeso da ogni genere di soprusi e prepotenze e raggiri a causa della nota e complessa inadeguatezza della Giustizia. E con questo non si vuole dire che tutti i magistrati non siano all’altezza della loro delicatissima funzione.
Non me ne voglia se aggiungo sorridendo: Presidente Fini, i congiuntivi! So bene di non essere anche io indenne da errori, ma lei non ne indovina uno!
Per il resto non la condivido, bisognava evitare, nel clima rovente internazionale in cui siamo immersi, provocare questa valanga per una questione che a me sembra di – sia pure comprensibile – suscettibilità. Quanto al Presidente Berlusconi suppongo voglia sopratutto portare a termine il suo mandato e solo allora forse saremo in grado di giudicarlo. Forse.
Cordialmente. Gl.C.