In mare aperto con porti ancora chiusi

La violenza del mare e le fortissime raffiche di vento da Sud-Est hanno solo rallentando la corsa del gigantesco rimorchiatore Smith partito ieri dall’isola di Creta per prestare soccorso alla nave italiana Jolly Amaranto;  cargo che trasporta vernici e che è ormai da giorni alla deriva davanti alle coste egiziane, per una avaria che i […]

La violenza del mare e le fortissime raffiche di vento da Sud-Est hanno solo rallentando la corsa del gigantesco rimorchiatore Smith partito ieri dall’isola di Creta per prestare soccorso alla nave italiana Jolly Amaranto;  cargo che trasporta vernici e che è ormai da giorni alla deriva davanti alle coste egiziane, per una avaria che i tecnici a bordo non hanno potuto riparare. La nave, paurosamente inclinata di 45 gradi ed in balia delle onde, conta 21 uomini di equipaggio e,  il rimorchiatore greca la raggiunta stamani, completando le manovre di attracco nel tempo record di tre ore. La nave dovrebbe entrare nel porto  di Alessandria entro le 20 di stasera.  Il “Jolly Amaranto” – con a bordo 550 container, 38 dei quali contenenti materiali pericolosi –  era in balia delle onde da mezzogiorno dell’11 scorso, con i motori fermi, in mare aperto, anche se successivamente il vento l’ha spinta più vicina alla costa. Inutili, prima di questo, tutti gli altri tentativi di soccorso. La petroliera greca che era a poche centinaia di metri di distanza dalla nave italiana, se n’è andata non potendo intervenire. Non è i arrivata la nave veloce della Marina Militare egiziana, che era stata annunciata in partenza ieri sera. Bloccati anche gli elicotteri, per le continue e violente raffiche di vento. Ma in queste ore si apprende di una ulteriore ed imprevista difficoltà in più. Restano infatti chiusi, nonostante il miglioramento del mare, i porti egiziano di Alessandria ed El Dekheila. La riapertura dei porti è una condizione fondamentale per permettere l’attracco della nave italiana, ma secondo  quanto riportato dall’Ansa, le autorità portuali locali non si sbilanciano: “In questo momento non siamo in grado dirlo. Dipende dalle condizioni meteorologiche” ha detto uno degli operatori del porto di Alessandria, mentre la nave è trainata verso la costa. La Jolly Amaranto  è un cargo di oltre 10mila tonnellate di stazza, lunga 145 metri e costruita nel 1977 della “Linea Messina” dell’armatore genovese Ignazio Messina. Era salpata da Genova, diretta al porto di Alessandria d’Egitto. L’sos è partito dopo un’avaria ai motori che ha lasciato la nave in balia del mare per due giorni. Il cargo sta trasportando materiale “potenzialmente” pericoloso come alcol, pitture speciali, liquidi infiammabili e altre sostanze chimiche. Comunque, secondo la nostra Guardia costiera l’equipaggio (16 italiani e 5 romeni) è spaventato, ma in buone condizioni e non c’è ulcun pericolo di affondamento. Sta bene anche Athos, il cane mascotte della nave, che fa parte di una antica tradizione della “Messina”,  che vuole un cane portafortuna imbarcato su ogni nave. Athos, un meticcio preso dal canile, e’ il cane piu’ grande della flotta e come gli altri, non sbarca mai dalla nave. Ma, forse, staera ad Alessandria, farà un’eccezione.

Carlo Di Stanislao

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