Costruttore prosciolto su G8, giusta fiducia in Pm

“Non ho ricevuto ancora comunicazioni ufficiali, ma se dovesse essere confermato il mio proscioglimento, sarebbe la conferma della fiducia che ho riposto nella magistratura alla quale ho dato la più ampia disponibilità fornendo documenti ed atti societari al fine di consentire di valutare la mia posizione e di quella dei soci aquilani”. Esprime con pacatezza […]

“Non ho ricevuto ancora comunicazioni ufficiali, ma se dovesse essere confermato il mio proscioglimento, sarebbe la conferma della fiducia che ho riposto nella magistratura alla quale ho dato la più ampia disponibilità fornendo documenti ed atti societari al fine di consentire di valutare la mia posizione e di quella dei soci aquilani”. Esprime con pacatezza ed equilibrio la sua soddisfazione l’imprenditore aquilano Ettore Barattelli, dopo che la procura distrettuale antimafia ha deciso di stralciare la sua posizione nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il G8 dell’Aquila e sulla ricostruzione post terremoto che lo vedeva coinvolto insieme a coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, e al presidente dimissionario della Btp, Riccardo Fusi. “Ho apprezzato anche la rapidità con cui i Pm aquilani hanno chiuso le indagini nonostante fossero impegnati su più fronti, soprattutto su quello dei crolli per il terremoto – ha continuato Barattelli -. Sono felice di come stanno andando le cose anche per la mia famiglia alla quale questa vicenda ha provocato dolore e sofferenza. Desidero voltare pagina – ha spiegato ancora – e dedicarmi più seriamente alle grandi e difficili sfide che ci aspettano per la ricostruzione della nostra città e del nostro territorio”.

Lo stralcio della posizione di Barattelli è stato confermato da fonti vicine alla procura aquilana e dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini con l’ipotesi di reato di tentativo di abuso d’ufficio recapitato solo a Verdini e Fusi. Barattelli è presidente del Consorzio Federico II del quale fanno parte lo stesso Fusi e gli imprenditori aquilani Marinelli e Vittorini, sul quale si sono incentrate le indagini della Procura aquilana che ha tentato di provare la corruzione. Secondo l’accusa basata anche sulle intercettazioni effettuate dalla Procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per i Grandi Eventi e per il G8 della Maddalena, Verdini avrebbe tentato, attraverso le due amicizie politiche di favorire il consorzio negli appalti per la ricostruzione. Nell’inchiesta, come persone informate sui fatti sono comparsi anche l’ex capo della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, e il presidente della Regione, Gianni Chiodi. In attesa dell’ufficializzazione della sua estraneità ai fatti, Barattelli annuncia che passerà contrattacco per vedere riconosciuti i diritti del Consorzio, soprattutto per i pagamenti per i lavori fatti, nonostante per quest’ultimo sia stato deliberato lo scioglimento. “Sarà nostra cura verificare se ci sono responsabilità da parte di coloro che hanno strumentalizzato questa situazione diffamandoci in maniera ingiustificata e procurandoci dei danni – ha proseguito Barattelli -, in particolare abbiamo registrato un blocco delle procedure afferenti le nostre attività di impresa e faremo luce quanto accaduto”. La procura distrettuale antimafia ha deciso di differenziare la posizione di Barattelli rispetto a quella di Verdini e Fusi perché su questi ultimi ha pesato molto il fatto che sono stati soci in affari quando il coordinatore del Pdl era presidente del credito cooperativo di Firenze. “Fusi? Non l’ho più visto dall’incontro del 15 maggio del 2009, come ho comunicato agli stessi Pm – ha concluso Barattelli che con questa affermazione prende ufficialmente le distanze dall’imprenditore toscano.

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