Maltempo: Gabrielli, inascoltate le nostre allerte

“La priorità è portare generi di conforto e carburante per liberare gli automobilisti bloccati, poi verrà il momento di fare la somma delle responsabilità”. Lo dice il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, che sta seguendo la situazione del maltempo che ha messo in ginocchio la Toscana. Gabrielli ha convocato il comitato operativo di Protezione […]

“La priorità è portare generi di conforto e carburante per liberare gli automobilisti bloccati, poi verrà il momento di fare la somma delle responsabilità”. Lo dice il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, che sta seguendo la situazione del maltempo che ha messo in ginocchio la Toscana. Gabrielli ha convocato il comitato operativo di Protezione civile dove si stanno valutando gli interventi da attuare per liberare prima possibile gli automobilisti che da oltre dieci ore sono bloccati sull’A1. La situazione più critica, ha spiegato Gabrielli, è quella tra Incisa e Valdarno, una decina di chilometri dove ci sono centinaia di persone bloccate. “E’ difficile raggiungerle – sottolinea Gabrielli – e dunque dobbiamo lavorare tutti per andare a prendere anche l’ultimo automobilista. Poi parleremo delle responsabilità”.

“I disagi e le nevicate erano state ampiamente segnalate in maniera puntuale precisa e dettagliata dalla Protezione civile con una dettagliatissima circolare a tutti gli enti. Se fossero state seguire non ci saremmo trovati in questa situazione” E’ l’accusa che il capo della protezione civile Franco Gabrielli lancia dopo l’ondata di maltempo che ha spaccato in due l’Italia. C’é stato – poi aggiunge – un “sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate”.

“Verrà il momento di fare la somma delle responsabilità, ma quel che è chiaro fin da ora – dice Gabrielli – è che la situazione meteo era stata ampiamente segnalata dalla Protezione civile”. Il capo della Protezione civile ricorda che il 14 dicembre è stata fatta una “dettagliatissima circolare a tutti gli enti” una sorta di vademecum sui comportamenti da tenere che “se fossero stati seguiti non ci si sarebbe trovati in questa situazione”. E “la tragicità di queste vicende – aggiunge Gabrielli – è la loro ciclicità ma stavolta nessuno può dire che non erano state previste”. Colpe ne hanno però anche gli italiani, perché “C’é un sistematico disinteresse – sottolinea il capo della Protezione civile – ci sono automobilisti e soprattutto camion che sono entrati in autostrada senza essere adeguatamente attrezzati. Quando poi questi mezzi si intraversano si crea disagio per molti con una responsabilità di pochi”. Gabrielli ribadisce che c’é alla base un problema culturale anche se non è questo il momento di fare bilanci in quanto ci sono ancora centinaia di persone bloccate nelle neve. “Arriverà il momento di parlare delle responsabilità per confrontarci su cosa è stato fatto e su cosa no. Certo – conclude – che fare previsioni dettagliate non serve se poi c’é un sistematico disinteresse”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *