Botti: un morto e 500 feriti, sequestri piu’ che triplicati

Il bilancio delle vittime dei botti di fine anno conta un morto e 500 feriti, di cui 44 gravi. Tra i feriti i minori di 12 anni sono 68 e 59 quelli tra i 12 e i 18 anni. La regione più colpita, secondo i dati delle forze dell’ordine, è la Campania dove un uomo […]

Il bilancio delle vittime dei botti di fine anno conta un morto e 500 feriti, di cui 44 gravi. Tra i feriti i minori di 12 anni sono 68 e 59 quelli tra i 12 e i 18 anni. La regione più colpita, secondo i dati delle forze dell’ordine, è la Campania dove un uomo è morto a causa di un proiettile vagante. Sono 8, in tutta Italia, le persone ferite a causa dell’uso sconsiderato di armi da fuoco. I ferimenti con armi da fuoco sono avvenuti: tre in Campania, uno in Calabria, uno in Sicilia, uno in Sardegna, uno in Puglia e uno in Veneto. I feriti con prognosi superiore a 40 giorni sono 44 mentre quelli meno gravi 454. Tra i bambini feriti uno, a Milano, è stato colpito al basso ventre da un petardo lanciato da un uomo che è poi fuggito. In Calabria, invece, una bambina di 8 anni è stata colpita ad un occhio.

E’ un vero e proprio arsenale quello sequestrato dalle forze dell’ordine nell’immediatezza di Capodanno. Il bilancio reso noto dal Dipartimento di pubblica sicurezza parla di 400 mila manufatti da materiale esplodente, i fuochi più pericolosi perché assemblati artigianalmente (contro i 122 sequestrati nel 2010); 300 detonatori; 1558 pistole lanciarazzi(nel 2010 ne erano state sequestrate 281); oltre 118 mila munizioni (3 mila nel 2010); 7.392 capsule innescanti(362 nel 2010); 200 armi comuni da sparo. I botti sequestrati non sono solo aumentati numericamente ma anche qualitativamente. Lo rileva il dipartimento di pubblica sicurezza che ha coordinato l’intensa attività di controllo, svolta dalle forze di polizia nei giorni precedenti Capodanno, sia contro il pericoloso fenomeno dell’abusivismo, sia attraverso un capillare controllo del territorio che ha portato a sequestri di particolare importanza sotto l’aspetto “qualitativo”.

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