Tremonti su crisi, non e’ finita. Speculazione a punto di partenza

Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, alla Conferenza ‘Nuovo mondo, nuovo capitalismo’ a Parigi, ha detto che “la crisi non è finita”, come in un videogame, combattuto il mostro ne compare un altro. Tremonti ha aggiunto che alcuni Paesi “hanno salvato le banche e con esse la speculazione”, il risultato “é che siamo tornati quasi al punto di partenza”. Il ministro ha […]

Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, alla Conferenza ‘Nuovo mondo, nuovo capitalismo’ a Parigi, ha detto che “la crisi non è finita”, come in un videogame, combattuto il mostro ne compare un altro. Tremonti ha aggiunto che alcuni Paesi “hanno salvato le banche e con esse la speculazione”, il risultato “é che siamo tornati quasi al punto di partenza”. Il ministro ha poi citato un discorso di Winston Churchill del 1946: “Che l’Europa risorga”.  Riferendosi, infine, alla proposta di emettere eurobond, Tremonti ha sostenuto che è una questione politica, non tecnica.

Una risposta a “Tremonti su crisi, non e’ finita. Speculazione a punto di partenza”

  1. Giulio MANCABELLI ha detto:

    Cosi continuando i cicli si faranno sempre più iperbolici quanto le crisi specialmente se viene tutto lasciato alla libera speculazione mercatista! Quando per dare una migliore prospettiva di sicurezza nel futuro ai nostri figli e superare l’attuale inconsistenza fattasi regime servono nuove e globali regole. Urgono riforme strutturali radicali su molti fronti per poter dare un reddito alle famiglie senza risorse e nel contempo permettere la vendita dei prodotti industriali, ecc. delle aziende. I beni prodotti con la robotizzazione l’automazione spinta, sono il frutto della ricerca scientifica, del progresso e dell’ingegno umano!? Pertanto per non affondare serve urgentemente un autentico appetibile progetto condiviso per il lavoro e l’impresa che contempli l’acquisizione d’indifferibili aggiornamenti quanto un siffatto nuovo tempo reclama, basta guardarsi intorno per rendersene conto dell’urgenza d’un “new normal” patto sociale! Vige un’irrinunciabile necessità d’ammodernamento su tutti i fronti e livelli deducibile dalle tante esposizioni che provengono ormai da ogni parte d’Italia ultimamente apparse sempre più frequenti da ogni mass-media dai tanti che si sono spesi da: TPS “La necessità di ricostruire” a E. G.d. Loggia “Un disperato qualunquismo”, G.Sartori “Ottimisti e ingenui” M.Gaggi “La sinistra e la difficoltà di capire i tempi moderni”, analisi G.Tremonti “crisi non è finita”, siamo a punto di partenza e così molti altri si sono spesi. Pertanto da tutte queste voci che si elevano ovunque si dovrebbe inequivocabilmente evincere la necessità di dover superare la miopia localistica che ci immobilizza, e darsi da fare per mettere a punto un programma di rinnovamento che tenga conto incontrovertibilmente di quanto sia indispensabile cambiare per non rischiare di affondare. Ovviamente il programma da proporre all’elettorato non potrà soprassedere a doversi scrollare di dosso tutta quell’obesità di pletorica plutoburocratica che ci appesantisce rispetto ad ogni altro paese per cui ben vengano quelli standard che il federalismo fiscale cavalca ma che ve ne si aggiunga anche lo standard UE e/o quello dei paesi emergenti altrimenti illusorio sarebbe volersi rendere competitivi!? Quando da quasi un ventennio nonostante, i ricambi a diverso colore politico del governo e di tanti dichiarati rassicuranti propositi esposti nei programmi elettorali d’ogni partito di standardizzare, di voler smagrire e snellire strutturalmente il nostro burocraticamente obeso ad ogni livello iniziando da quel pletorico anacronistico bicameralismo, non se ne parla! Ed il deficit continua ad aumentare quanto la pressione fiscale arrivata a ben al 43,5% un trend in continuativo aumento giacché, quei livelli burocratici politico-amministrativi quanto il numero dei membri d’ogni assemblea sono in continuo rigonfiamento essendo ormai giunti i livelli a ben sette: elencandoli dal circoscrizionale al comunale, dalla comunità di valle alla provinciale e via dalla regione fin su allo statale per arrivare all’europeo, ecc. tutto… questo non può che ingessare e generare un’anomala opprimente pressione fiscale data l’overdose di politici che ulteriormente ferisce la democrazia (Verzichelli).
    Una paradossale contraddizione in continua espansione rispetto a quanto le nuove tecnologie ed internet dovrebbero permetterci d’agire al suo contrario e farci acquisire strutture snelle ed elastico-flessibili, adattive ed auto-correttivi riducendo le filiere all’osso (e non i redditi dei precari, dei pensionati, ecc.). Idealmente dovrebbero essere due (2) quanto sempre più si dimostrano saper fare i paesi emergenti per risultare sistematicamente e strutturalmente competitivi! Sconcertante pertanto, risulta che un’invenzione tanto feconda nata in occidente, non venga profittevolmente utilizzata per permetterci d’accorciare le filiere ed i livelli di una siffatta anacronistica pletorica intermediazione auto- riproduttiva che ci blocca per lock-in in una strutturale endemica inefficienza e scarsa produttività!
    Serve avere coraggio e responsabilità per cambiare e non supporre di poter sopravvivere alle nuove sfide che la prossimità ci presenta senza radicalmente rinnovare! Serve un grande progetto per non sopperire iniziando col ridurre le sfasature ed i gap che ci separano da come si sta muovendo in un siffatto iperbolicamente accelerato mondo perfino l’Africa non sta più a guardare! Allora, fallace sarà restare abbindolati alla nostrana vetustà dei nostri mezzi specialmente per quanto attiene ai meccanismi delle leggi elettoral-istituzionali che appunto per “lock-in” imprinting condizionamento ci bloccano e ci erodono ogni prospettiva di miglioramento essendo impostazioni frutto di statuizione formalmente corrette -Weber- e sempre più corrotte su molti piani e fronti! La cronaca e la realtà quotidianamente ce lo riversa ed attesta data l’autoreferenzialità di casta che ingenera per l’intrinseca mancanza di concorrenza e contendibilità attestato dall’avere la classe politica più vecchia d’Europa e senza sostanziali ricambi generazionali nei leaders!
    Oltre a queste perversioni ci ritroviamo per l’altro verso schiacciati da un’altra autoreferenzialità quella della finanziaria ovviamente a livello globale ma che incide notevolmente ovunque data l’incombente crisi indotta dall’eccessivo automatismo con cui si lascia spazio ed in continuazione alla creatività della solita lobbies di banchieri lasciati che s’allettino nei soliti loro virtuale giochi farciti di sempre nuovi e creativi algoritmi che ci incastra ulteriormente in questa assillante famigerata crisi ricreando sempre nuovi mostri/pirateria informatica!? Dove i soliti adepti croupier tenutari della finanza, possono sempre più liberamente concedersi appannaggi, grazie alle virtuali “stock option” concreti stipendi dell’ordine di ben più 500 volte superiori rispetto ad ogni medio lavoratore! Aspetti comprovato dalle dichiarazioni di Tremonti che nonostante le misure adottate dai super esperti ci ritroviamo come nei videogame con sempre nuovi e più forti mostri rispetto ai precedenti combattuti ed supposti abbattuti, quale ulteriore segno della mancanza di “news global rules” – nuove regole chiare e trasparenti a livello globale!
    Purtroppo anche su questo versante restiamo schiavizzati da quei nuovi tenutari liberi d’inventare sempre nuovi algoritmi per gonfiare e rigonfiare sempre nuove bolle virtuali. E, così il solito Pantalone resosi ormai glocale continuerà a pagare per effetto del programmato meccanismo insito in questi nuovi alla Sisifo videogame e/o catena di Sant Antonio che meglio socializzano a livello mondiale le perdite e privatizzando gli utili ai soliti. Quanto in altrettanto modo continua ad accadere dal come si ricambiano e si propinano i meccanismi della legge elettorale, congeniati e mantenuti a gioco dell’oca propinato come suole la casta con quella sua solita famigerata farsa gattopardesca del cambiare tutto per non cambiare niente. Quel gioco che prefigura quei consueti pit-stops farciti di resi inutili o sterilizzati referendum e/o sempre nuove infruttuose bicamerali per scambiare sempre la medesima obsolescenza. Dove, talora, vi si cambia la percentuale del quanto più Maggioritario rispetto al quanto di Proporzionale e/o viceversa, oppure ci s’impaluda con un siffatto: “Porcellum”! Modalità con la quale la casta s’alletta per sostanzialmente mantenere i modelli elettorali incompleti ovvero, inequivocabilmente transitivi per rendersi così come casta politica sempre più intransitiva! Un’autoreferenzialità che prefigura rischiare di farci ricadere in un autentico nuovo epocale assolutismo se non si invertirà la rotta!
    Quindi, sarebbe opportuno svegliarci perché restando inermi rischiamo di rimanere schiavi schiacciati dentro quel nuovo imbarbarimento che iperbolicamente avanza che dalla trilogia delle “3i” inglese, internet ed impresa rischia di attanagliarci dentro una diversa trilogia data dalle tre “3P” povertà, precarietà, paura, dato dal come vengono strumentalmente di parte impiegata le potenzialità che le nuove tecnologie permettono anziché per migliorarne le condizioni per liberalizzare gli accessi e le opportunità! Così continuando rischiamo un’autentica Apocalisse!? Specialmente da quanto a livello della nostrana politica succede di venir sempre più impossibilitati a poter ottenere quelle necessarie risposte d’ammodernamento strutturale che il nostro Paese inderogabilmente abbisogna. Giacché la casta si rifiuta voler acquisirle per continuare così comodamente a cullarsi nei suoi intoccabili privilegi mantenendo lo “status quo” attraverso una siffatta mantenuta obsolescenza elettorale con la quale intende trastullarsi nello spazio tempo.
    Per l’altro verso le stesse nuove tecnologie le lasciamo appannaggio alla lobby finanziaria bancaria che s’alletti ad attanagliarci sull’altro fronte che con la più libera e sfrenata virtuale creatività speculativa finanziaria continua a gonfiare e rigonfiare sempre nuove bolle per farci ciclicamente e/o perennemente tempestarci di nuove e sempre più potenti uragani e tsumani finanziari effetto di quei videogame che lasciati al loro libero arbitrio ci confezionano sempre nuovi mostri per inondarci così di sempre nuovi aggravi fiscali.
    Pertanto per non lasciarci in continuazione abbindolare da vecchie e nuove furbizie dovremmo pretendere l’acquisizione di quelle “new normal” radicali “glocali” regole chiare e trasparenti su tutti i fronti: sia elettorale che finanziario, e quant’altro Giacché così solo si potrebbe iniziare a ridurre sempre più la spesa e conseguentemente le tasse, le imposte, ecc. ed investire in ricerca e sviluppo per intagliare nuovi orizzonti per i nostri figli e potersi nel contempo rendesi competitivi! Appunto, servono inderogabilmente nuove regole a “check and balance & feed back control accountability criterio” diversamente, ci ritroveremo inesorabilmente, schiacciati, stritolati dentro le suddette vecchie e sempre nuove autoreferenzialità indotte dai lock in!?
    Pertanto, un autentico programma di rinnovamento per poter “risorgere–arise!” non potrà prescindere dal comprendere l’acquisizione d’un sistema elettorale ad implicita capacità distributiva per poter liberare maggiori opportunità che incrementi – “Commodities and Capabilities” (letteralmente Prodotti e Capacità) – all’Amartya Sen. quanto il SEMIALTERNO propugna!
    Appunto il sistema SEMIALTERNO si struttura su una base proporzionale che verrebbe sostituito da una mandata al maggioritario in caso di fine anticipata della legislatura, ma, in questa evenienza la legislatura entrante non può modificare la Costituzione dopo la quale comunque, si ritornerà a mandate a base proporzionale. Giacché come asseriva Monod: le novità si ottengono arrangiando in modo inedito le cose del passato! Ed il SEMIALTERNO rappresenta un inedito completo dispositivo per aumentare percorribilità quanto per analogia lo si dimostra poterla attenere assemblando diversamente alla Moebius un semplice nastro!
    Appunto, per ingenerare efficienza serve aprire un virtuoso concorrenziale contendibile bipolarismo aperto necessario ad attivare dinamiche fisiologiche volte a rendere strutturalmente virtuose il sistema nel suo complesso aspetto indispensabile a poter meglio incarreggiare il Sistema Paese nel suo complesso. Solo così si permetterebbero ingenerare quell’ideale fisiologica maggiore estendibile percorribilità a bipolarismo aperto per agevolare soluzioni governative coese benché aperte a tutta la potenziale gamma politica opzione di quel momento e conteso per massimizzare: governabilità, rappresentatività, economicità implementando responsabile sussidiarietà! Serve iniettare maggiore concorrenza e contendibilità quale indispensabile criterio per agevolare d’ottenere concrete risposte dai governi democraticamente eletti e rendere fisiologici i ricambi della democrazia delle fazioni dove, ogni coalizione governativa (indipendentemente da come si presenta ovvero, composta da una coalizione di partiti o da un partito di correnti!) possa disfare ciò che un’altra precedente avrà fatto, visto che una minoranza può diventare maggioranza e viceversa. Pertanto per far sì che si possono ridurre le discrasie e le dissipazioni d’insieme nei vari passaggi e/o ricambi elettorali risulterà indispensabile calibrare il meccanismo del sistema elettorale in modo che agevoli questi aspetti quanto il SEMIALTERNO permette ottenere ottimizzandone il più possibile l’efficienza per implementare democraticità – qualità; quanto un efficiente sistema Kai Zen permetterebbe grazie a questa sua inedita articolazione d’ordine superire che il SEMIALTERNO esprime rispetto all’attuale incompletezza che i modelli elettorali ad ogni latitudine presentano per insito lock-in non permettere d’effettuare dinamiche auto-correttive, ecc.
    Quando la funzione, il compito di un dispositivo elettorale efficiente dovrebbe agevolare la formazione di governi coesi nei ricambi elettorali, questo si rende possibile rendendo il sistema elettorale il più completo possibile quanto il SEMIALTERNO enuclea assemblandosi comprendendo l’articolazione del “Proporzionale quanto quella Maggioritaria” giacché complementari. Aspetto desunto da come per benchmark lo stesso compendio mondiale offre potervi attingere per migliorare anche il nostro date le varietà e diversità in modelli elettorali che vi si presentaano da implicitamente scaturirne un’implicita loro perfettibilità! Serve appunto implementare un inedito sistema elettorale con tutti quegli elementi innovativi che un autentico improrogabile Sistema Paese funzionale abbisogna per sintonizzarci ai nostri tempi! L’ulteriore riprova d’aggiungere questi improrogabili aggiornamenti necessari per rendere fisiologica la concorrenza quale elemento sine qua non indispensabile a riprodurre efficienza ad ogni livello. Questi li possiamo attingere da quanto sta inequivocabilmente sempre più bussando alla porta imposto da un siffatto epocale antropologico e sociologico cambiamento che fa sgorgano ad ogni latitudine innovazioni da poter accogliere… vedonsi quelle dei Britannici e dei Californiani che grazie all’esito referendario positivo con la “proposition 14 hanno buttato avanti la palla della democrazia ed ora, possono permettersi “primarie aperte” a tutto campo, e lasciare la contendibilità con la –Top Two– soluzione ai soli primi due che sortiranno dalla primarie contendersi il collegio alle elezioni! Inoltre dalle innovazioni perfino i Britannici, ne sono stati “contagiati” tant’è che stanno buttando all‘aria il loro considerato insuperabile classico modello Westminster – Maggioritario all’uninominale per passare al Proporzionale. Quel Proporzionale che abbiamo abbandonato con la Prima Repubblica per continuare ad impegolarci da quasi 20 anni nelle solite inconcludenze. Aspetto comprovato dall’attuale italico sconfortante panorama d’irresponsabilità che ci ritroviamo. Questo marasma non può essere figlio delle volontà speculative della nostrana casareccia casta che dimostrandosi sempre meno paga ci gioca per innalzarsi ancor più la posta portandoci alla catastrofe! Casta che pur essendo stata graziata da un cospicuo premio di maggioranza non riesce comunque a governare nonostante “brandisca” una legge elettorale che le permette di “far scegliere” all’elettorato con liste blindate l’intero bicamerale Parlamento da ben due legislature.
    In ultima analisi tutto questo dovrebbe esserci più che sufficiente per pretendere quelle innovazioni che da decenni latitano!

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