Decine di astronomi in piazza a Teramo per osservare Eclisse parziale di Sole

Decine di “astronomi” di tutte le età sono scesi in piazza a Teramo per osservare l’eclisse parziale di Sole del 4 gennaio 2011, un anno che riserverà alla Terra altre cinque eclissi. Grazie al telescopio riflettore Newton 114/1000 made in Japan, opportunamente schermato e gentilmente messo a disposizione dal sottoscritto Nicola Facciolini. A cominciare dalle […]

Decine di “astronomi” di tutte le età sono scesi in piazza a Teramo per osservare l’eclisse parziale di Sole del 4 gennaio 2011, un anno che riserverà alla Terra altre cinque eclissi. Grazie al telescopio riflettore Newton 114/1000 made in Japan, opportunamente schermato e gentilmente messo a disposizione dal sottoscritto Nicola Facciolini. A cominciare dalle ore 9 del mattino moltissime persone hanno avuto modo di osservare direttamente un fenomeno molto più reale e prevedibile del volo della Befana. Dalla postazione scelta per le favorevoli condizioni osservative (tra l’Episcopio e la torre campanaria del Duomo di Teramo) il compatto telescopio Newton si è rivelato uno strumento prezioso per la visione della falce solare che ha riservato molte sorprese, tra cui la visione di due gruppi di macchie solari. L’eclisse parziale di Sole, la prima del nuovo anno 2011, la prima degli Anni Dieci del XXI Secolo del terzo millennio, si può osservare anche su Internet (www.spaceweather.com; http://shadowandsubstance.com/) grazie alle numerose foto scattate dagli astronomi di tutto il mondo. Molti cittadini però hanno preferito accostare l’occhio all’oculare del telescopio per capire meglio cosa stava accadendo mentre la luminosità e la temperatura diminuivano vistosamente anche sul capoluogo aprutino. L’eclisse solare ha annunciato in Europa un’Epifania AD 2011 caratterizzata da un mondo sull’orlo dell’abisso per le persecuzioni contro i cristiani:“mentre nulla interviene a salvare i profughi eritrei prigionieri nel Sinai, l’escalation contro i cristiani si fa sempre più drammatica con l’attentato ad Alessandria. Su queste persecuzioni, su questi attentati, su queste stragi la solidarietà del mondo ebraico deve essere piena e totale. Perché è un dovere. Perché riguardano tutti, mettendo in pericolo la libertà di tutti. Senza se e senza ma”(Anna Foa).

Tuttavia non è stata solo la prima eclisse di Sole del 2011 ma anche la maggiore visibile dall’Italia fino all’anno 2026. Per l’Italia la situazione era favorevole. Con appositi speciali filtri solari per uso astronomico, magari applicati su obiettivi di binocoli e telescopi, è stato possibile osservare una copertura media del disco solare che in alcune località dell’Italia settentrionale ha raggiunto il 75% del diametro apparente, con la copertura dei due/terzi del nostro luminare. Un evento che non poteva passare inosservato. Con il Sole eclissato basso sull’orizzonte è stato possibile scattare fotografie eccezionali del paesaggio. La Luna nella sua orbita si interpone, come sapete, tra il Sole e la Terra, producendo un cono d’ombra che ha investito parzialmente la superficie della Terra, viaggiando dal nord dell’Algeria per poi spostarsi verso l’Europa, raggiungendo il massimo nel nord della Svezia dove l’oscuramento del Sole è stato quasi dell’86%. Tra le maggiori città più favorite, Varsavia e Mosca. In molte regioni italiane settentrionali il Sole è sorto già quasi eclissato e il massimo è stato raggiunto poco dopo le ore 9 quando il Sole era alto in media circa più di 10 gradi sull’orizzonte sudest. L’eclisse è terminata a Teramo alle ore 10:41 circa, dopo aver raggiunto il massimo alle 9:06 (Palermo), alle 9:11 (Roma) ed alle 9:12 (Milano). Gli astronomi consigliano sempre di trovarsi in un luogo in cui l’orizzonte è sgombro da nubi, tetti e colli. Ma in questo caso il Sole era piuttosto basso sull’orizzonte invernale a quell’ora e i fotografi se ne sono avvantaggiati. Ancora più essenziale è non osservare l’eclissi ad occhio nudo (anche in preferenza di deboli foschie che potrebbero improvvisamente diradarsi) ossia senza protezioni per gli occhi. Occorre evitare soluzioni improvvisate, come i famosi vetri affumicati di artigianale paterna memoria (con fattore di protezione comunque basso) per non correre il rischio di bruciare la retina.

La configurazione celeste prevedeva che l’eclisse parziale di Sole continuasse il suo percorso verso l’Asia dove è terminata un’ora e mezzo più tardi rispetto all’Italia. Il 1° giugno la coppia Sole-Luna darà nuovamente spettacolo sulla Terra, con l’altra eclisse parziale di Sole del 2011, che però sarà visibile solo dai cieli di alcune regioni vicine all’Artico, alla Siberia, al Nord del Canada, alla Groenlandia, all’Islanda, alle regioni settentrionali di Norvegia e Svezia con un oscuramento massimo del 60% del disco solare. Poi, il 15 giugno, sarà un’eclisse totale di Luna, la prima del 2011, a stupire con la sua favorevolissima visibilità dall’Italia. La sola fase di totalità durerà circa 100 minuti, una delle più belle degli ultimi anni. Gli astronomi sanno che il Sole e la Luna nel 2011 caratterizzeranno un anno di eclissi sulla Terra: sono ben sei di cui quattro interessano il disco solare e due il disco lunare che sulla Terra, come sapere, hanno più o meno la stessa grandezza apparente. Dopo l’evento del 4 gennaio che, con quella del 20 marzo 2015, sarà la maggiore eclisse solare visibile dall’Italia fino al 2026, bisognerà attendere il 1° giugno 2011 con una seconda eclisse parziale di Sole invisibile in Italia. Il 15 giugno sarà la volta della terza eclisse, stavolta lunare, visibile dall’Italia. Poi, il 1° luglio avverrà la quarta eclisse del 2011: sarà parziale di Sole, visibile solo dall’Oceano Antartico. Sempre parziale di Sole sarà la quinta eclisse dell’anno: il fenomeno si manifesterà il 25 novembre e sarà visibile in Antartide, Sud Africa, Tasmania e Nuova Zelanda. Per finire in bellezza il 2011, il cielo ci donerà la sesta eclisse, totale e di Luna, il 10 dicembre. Sarà parzialmente visibile dall’Italia. Il fascino delle eclissi di Sole (totali, parziali ed anulari) è indescrivibile. Tutti ricordano l’evento italiano del 1999. Si organizzano ogni anno viaggi in tutto il mondo, letteralmente per “inseguire” questi fenomeni celesti. Altri studiosi preferiscono osservarle “per ore” a bordo di speciali voli aerei che seguono la speciale rotta del cono d’ombra lunare! Seicento anni di eclissi solari in Italia, di almanacchi, di memorie e di libri sull’argomento, avrebbero dovuto insegnare qualcosa per stimolare e favorire la divulgazione al pubblico della cultura astronomica. Almeno nella compilazione corretta dei calendari più popolari, diffusi e belli che ritengo siano potenzialmente istruttivi per la popolazione. Ma, 400 anni dopo le prime osservazioni galileiane delle macchie solari al cannocchiale, come al solito l’astrologia ha preso il sopravvento, grazie ai media, sulla vera scienza astronomica. Com’è possibile? È stata forse vana la celebrazione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia? Altro che profezie sulla fine del mondo nel “2012”(al cinema!) che non c’entrano un tubo con i calcoli dei sacerdoti Maya e dei più sofisticati programmi “domestici” di simulazione astronomica diffusi in Italia da oltre dieci anni.

Nel periodo che va dal 1701 al 2000 l’Italia è stata interessata da cento eclissi di Sole per una media di 33,3 eventi ogni cento anni, ma con soli tre fenomeni totali. Fino al 2300 (i prossimi 300 anni) l’Italia sarà interessata da 104 eclissi di Sole per una media di 35 eventi ogni secolo ma con ben sette fenomeni totali. Quattro eventi totali si verificheranno nell’arco di soli 38 anni (dal 2151 al 2189) dei quali due eclissi nel giro di soli 2 anni. Per quel che riguarda le eclissi totali di Sole in Italia, sono state calcolate le seguenti date: mattino 3 settembre 2081; tramonto 14 giugno 2151; tramonto 4 giugno 2160; mattino 6 luglio 2187; mattino 8 novembre 2189; mattino 16 maggio 2227; pomeriggio 28 giugno 2299. Le agenzie spaziali di tutto il mondo, compresa la Nasa, danno sempre ampio risalto a questi fenomeni, molto più prevedibili e reali di quanto si pensi. I nostri calendari civili e religiosi fanno veramente altrettanto per diffondere capillarmente adeguate conoscenze astronomiche su tali fenomeni? Gli oroscopi la fanno ancora da padrone sui mass-media italiani. Eppure il palcoscenico celeste è molto più prevedibile ed affascinante di quanto normalmente si creda. La cultura astronomica pubblica, può aiutarci a risolvere molti problemi anche qui sulla Terra. Ad esempio nell’architettura e nell’urbanistica delle nostre città. E nel contenimento dell’inquinamento luminoso (leggi e regolamenti non bastano!) che uccide il cielo stellato come rivelano le foto dell’astronauta Paolo Nespoli scattate sull’Italia dalla Stazione Spaziale Internazionale. Quelle luci accecanti così vistose anche dalla cupola della Stazione, sono tutt’altro che meravigliose! Tenere i nostri orizzonti sgombri da ostacoli artificiali per poter osservare meglio le stelle, è un buon proposito e un grande auspicio. Ancora Sole sarà il protagonista del 25 novembre quando si verificherà un’altra eclisse parziale della nostra stella maggiore. Questa sarà non soltanto l’ultima eclisse di Sole del 2011, ma sarà anche la migliore dell’anno poiché l’oscuramento solare interesserà il 90% del disco. Il fenomeno, tuttavia, sarà visibile solo in Antartide, “sfiorando” il Sud Africa, la Tasmania e la Nuova Zelanda. L’anno delle eclissi si chiuderà il 10 dicembre con l’ultima eclisse di Luna del 2011. La raccomandazione generale per l’osservazione di tutte queste eclissi visibili dall’Italia, è sempre quella di avere l’orizzonte Est libero da ostacoli naturali e/o artificiali. Secondo alcuni studiosi, i Maya (300-900 d.C.) non possedevano le conoscenze necessarie per determinare se un’eclisse di Sole fosse visibile nelle zone in cui abitavano, ma sembra che anche le eclissi non visibili e che quindi non avrebbero potuto osservare, fossero comunque state da loro previste e registrate. Esistono evidenze in alcune tavole del Codice di Dresda. Chissà cosa avremmo scoperto se l’intera conoscenza dei Maya non fosse andata perduta. L’ultima eclisse totale di Sole in Italia, si verificò il 15 febbraio 1961. Molti la ricordano ancora. Delle altre e più numerose eclissi della ragione, parleremo diffusamente in altri contributi.

Nicola Facciolini

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