Da domani al via 50 licenziamenti a Engineering

Dopo il fallimento, all’alba di oggi, della trattativa al Ministero del lavoro tra i sindacati e la Engineering, da domani partiranno le 50 lettere di licenziamento ai dipendenti che fino a ieri si trovavano in cassa integrazione. Questo l’epilogo della lunga vertenza che vede lo stabilimento di Pont-Saint-Martin (circa 300 dipendenti) come il piu’ colpito […]

Dopo il fallimento, all’alba di oggi, della trattativa al Ministero del lavoro tra i sindacati e la Engineering, da domani partiranno le 50 lettere di licenziamento ai dipendenti che fino a ieri si trovavano in cassa integrazione.
Questo l’epilogo della lunga vertenza che vede lo stabilimento di Pont-Saint-Martin (circa 300 dipendenti) come il piu’ colpito con 17 lavoratori che perdono il posto. Giovedi’ prossimo, dalle 13.30 alle 14.30, e’ stata convocata un’assemblea sindacale per concordare ulteriori azioni di protesta. Le altre sedi coinvolte sono a Torino, Milano, Roma e Napoli.
”E’ una vicenda brutta e amara, su cui abbiamo lavorato molto, facendo proposte intelligenti all’azienda e ottenendo anche alcune aperture che pero’ non hanno portato ai risultati voluti”, ha commentato Enrico Monti, segretario della Fiom Valle d’Aosta che, con la delegata Rsu di Pont-Saint-Martin, Flavia Bego, ha partecipato alla riunione romana, conclusasi alle 2.30 di oggi con il ‘mancato accordo’. ”Non potevamo accettare – ha aggiunto Monti – il rifiuto della Engineering a un impegno di riassumere tutti lavoratori cassaintegrati”.
”La responsabilita’ di questo fallimento – ha anche dichiarato in una nota il Comitato centrale cassa integrati Engineering.it – e’ da attribuire senza riserve alla mancanza di volonta’ aziendale di voler raggiungere un accordo anche minimo sul destino di questi ‘residui’ 50 lavoratori che ora sono stati scaraventati nel baratro della disoccupazione in un momento dove dovrebbe esserci la massima sinergia tra le parti sociali per salvaguardare posti di lavoro”. Per lo stesso comitato ”l’unica ipotesi di accordo che l’azienda ha proposto era chiaramente ed indiscutibilmente inaccettabile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *