Ruby, parrocco abruzzese affigge manifesto mortuario. Le protagoniste abruzzesi viste dal web

“Lutto per il paese, umiliato da un premier immondo, affarista e licenzioso, sequestrato da un’economia forzata e forcaiola imbavagliato da una tv servile e cortigiana”. Recita così un manifesto mortuario affisso davanti alla chiesa di Antrosano, dal parroco della frazione di Avezzano, don Aldo Antonelli, alla luce degli scandali legati “caso Ruby”. Non è la […]

“Lutto per il paese, umiliato da un premier immondo, affarista e licenzioso, sequestrato da un’economia forzata e forcaiola imbavagliato da una tv servile e cortigiana”. Recita così un manifesto mortuario affisso davanti alla chiesa di Antrosano, dal parroco della frazione di Avezzano, don Aldo Antonelli, alla luce degli scandali legati “caso Ruby”. Non è la sola iniziativa del parroco di Antrosano che sta decidendo se celebrare o no la funzione domenicale la prossima settimana. Nella seconda parte il parroco è critico anche nei confronti della Chiesa che definisce “connivente e concubina, muta e imbavagliata sensale e mercenaria”.

Il popolo di internet critica Miriam Loddo (Pescara) e Francesca Cipriani (Sulmona) le 26enni abruzzesi che hanno partecipato alle cene a casa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, finite nel mirino della magistratura per un presunto giro di prostituzione. La Loddo cerca conforto tra i suoi amici di Facebook e annuncia querele. Nessun commento dai fans della Cipriani nel social network dove sono nati diversi gruppi satirici su di lei. La Loddo compare degli atti della Procura della Repubblica di Milano, nell’elenco delle ragazze che avrebbero beneficiato di erogazioni di denaro effettuate da Giuseppe Spinelli, storico collaboratore del Cavaliere, in cambio di prestazioni sessuali. Il nome della Cipriani, invece, spunta nel voluminoso falcone di intercettazioni telefoniche mentre cerca di consolare un’altra ragazza (Barbara Faggioli) delusa dal regalo ricevuto dopo una delle cene ad Arcore. A monitorare l’umore degli internauti ci ha pensato l’agenzia Amater, del master di giornalismo di Teramo, che ha anche elaborato un profilo delle due abruzzesi basandosi sulle loro pagine di Facebook. Il popolo del Web fa sentire la sua voce sui giornali online. Sul quotidiano online “Prima da noi” Fabrizio scrive: mentre gli operai di Mirafiori devono fare la guerra per 10 minuti di pausa, c’é chi a 16 anni guadagna 5 milioni per una bottarella. Duro il commento di una lettrice di Rete5.tv che si firma con il nickname “Rasty”: la Cipriani – scrive – ha umiliato e continua ad umiliare noi giovani di Sulmona che di sicuro non siamo frivoli e sciocchi quanto lei. Chiedesse scusa prima a se stessa e poi alla cittadinanza. Sullo stesso sito, “cicap77” critica la famiglia che la sta dando in pasto ai lupi. La madre della Cipriani ha riferito ad alcuni giornali di aver suggerito lei stessa alla figlia di partecipare alle serate a casa del Premier. Dal suo profilo su Facebook la Loddo annuncia l’intenzione di agire per vie legali: quando tuona e tira vento – si legge sul suo status – alla querela stai attento…. Nel pomeriggio scrive la volpe che non arriva all’uva dice che è marcia… e un suo amico commenta l’uva non passerà mai di moda e muove di più di un carro di buoi, certo se si investisse nell’ amore e nel rispetto anche l’uva sarebbe più saporita e gustosa. Nessun commento sui forum e i gruppi di fans della Cipriani. La 26enne è da diverso tempo al centro di critiche e battute. Negli scorsi anni su Facebook sono nati diversi gruppi a lei dedicati come “Non tutte le abruzzesi sono come Francesca Cipriani”, “Spargiamo la voce: Francesca Cipriani è nata a POPOLI!” e ancora “Le migliori perle di Francesca Cipriani” che raccoglie le sue “gaffe” televisive.

Una risposta a “Ruby, parrocco abruzzese affigge manifesto mortuario. Le protagoniste abruzzesi viste dal web”

  1. teresa ha detto:

    don aldo santo subito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *