Fini chiede dimissioni premier, Pdl chiede le sue. Oggi ultimo atto istruttorio pm

Gianfranco Fini alza il livello dello scontro politico ed istituzionale e chiede le dimissioni del premier Silvio Berlusconi, che ai suoi non nasconde di essere esterrefatto e disgustato dalle parole del presidente della Camera e leader di Fli. Il Pdl fa quadrato intorno a Berlusconi e pretende invece le dimissioni dello stesso Fini. Nel dibattito […]

Gianfranco Fini alza il livello dello scontro politico ed istituzionale e chiede le dimissioni del premier Silvio Berlusconi, che ai suoi non nasconde di essere esterrefatto e disgustato dalle parole del presidente della Camera e leader di Fli. Il Pdl fa quadrato intorno a Berlusconi e pretende invece le dimissioni dello stesso Fini. Nel dibattito politico interviene intanto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, secondo la quale da sei mesi l’azione del governo é insufficiente: serve stabilità per le riforme, afferma. Fini sarà oggi a Portonovo di Ancona per una manifestazione di Fli. Alla Camera inizia oggi il dibattito generale sulla sfiducia al ministro per la Cultura Sandro Bondi.
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano non ha dubbi: ilpremier Silvio Berlusconi non si è mai sottratto ai giudici e si recherà dal suo giudice naturale se e quando sarà il momento. In ogni caso, sostiene Alfano, contro questa “aggressione mediatica e giudiziaria” Berlusconi “ha già chiarito che non è mai stato con una minorenne. E resterà premier”.
Dopo la lunga audizione dei giorni scorsi verrà riascoltata oggi dai pm milanesi che indagano sul caso Ruby la escort Nadia Macrì. Sulle dichiarazioni della donna che ha affermato di aver visto la giovane marocchina ricevere soldi dal premier, sono in corso accertamenti ma Francesco Cagliari, l’uomo che da qualche settimana ospita a Modena l’ex escort ha affermato che la Macrì porterà “nuove prove”. Intanto la procura di Milano sta tirando le somme dell’inchiesta in cui il premier è accusato di concussione e prostituzione minorile per mettere a punto la
richiesta di giudizio con rito immediato che sarà inviata al gip presumibilmente entro metà febbraio. La vicenda Ruby inoltre è all’ordine del giorno del consiglio episcopale della Cei, che si riunisce ad Ancona.

Una risposta a “Fini chiede dimissioni premier, Pdl chiede le sue. Oggi ultimo atto istruttorio pm”

  1. Giulio MANCABELLI ha detto:

    Per essere efficaci ed efficienti e superare l’attuale inconcludente coflittualità urgono inequivocabilmente nuovi inediti logos, nuovi paradigmi, e non ultimo anche nuovi ed inediti sistemi elettorali purché risultino completi! Pertanto il SEMIALTERNO ne rappresenta un’autentica prerogativa risolutiva! Diversamente, l’insufficienza rimarrà un’ineludibile costante! Urge caricarsi d’orgoglio ed un balzo di coraggio per toglierci dall’impaludamento attuale ed iniziare un nuovo rinascimento!!!
    Essendo assodato che da che mondo è mondo le migliori performance efficienza e d’efficacia non possono prescindere dall’ergonomica coniugazione di competenze degli “operatori” (persone)… col (sistema) dispositivo aggiornato al massimo del potenziale di carica per gamma d’espandibilità performativa possibile. Da cui nasce l’esigenza di dotarsi sin dagli ingressi di dispositivi adatti a potersi sintonizzarsi a queste ineludibili nuove esigenze che una siffatta cangiante realtà sempre più iperbolicamente accelerata e glocalmente aperta pretende! Pertanto, data l’estesa opzionale gamma per diversità e varietà che il compendio mondiale concede anche per ciò che attiene ai meccanismi elettorale implicitamente, se ne evince per benchmark comparazione le loro perfettibilità e, conseguentemente far nascere la necessità del mettere a punto un sistema elettorale completo! Questa ulteriore ineludibile opportunità si può in altrettanto modo cogliere dall’effervescenza attualmente in corso ormai presente ad ogni latitudine di muoversi e promuoversi verso radicali “new normal” adeguamenti, aggiornamenti, ecc.
    Necessità che trasuda ormai ovunque, per arrivare a complete leggi elettorali articolate in modo elastico flessibile adattivo auto-correttivo a “check and balance & feed back” criterio in modo da iniettare quella necessaria concorrenza indispensabile ad ingenerare una contendibile concorrenza a bipolarismo aperto tale da indurre il necessario controllo: accountability! Questo è quanto il SEMIALTERNO propugna che strutturandosi su una base proporzionale verrebbe sostituito da una mandata al maggioritario in caso di fine anticipata della legislatura, ma, in questa evenienza la legislatura entrante non può modificare la Costituzione dopo la quale comunque, si ritornerà a mandate a base proporzionale!
    Quindi, rendendo compiutezza sistemica a quel ciclo centrifugocentripeto, mantenendo appropriatamente distinte le suddette articolazioni: Proporzionale dalla Maggioritaria che si permette infondere effettiva concorrenza, essenziale ad aprire quelle necessarie potenzialità indispensabili ad ottenere risposte virtuose governative, ecc. quale “must” sostanziale per implementare qualità! Ovviamente, poter rendere organico e funzionale nel suo insieme il Sistema Paese servirà lavorare anche su tutti quelli altri piani e livelli che vengono ogniqualvolta elencati ad ogni tornata elettorale(1) senza mai darli e/o trovarli opportune risposta (se non per riutilizzarli per farcire nuovamente le prossime agende elettorali). Quando un autentico programma innovativo per chiamarsi tale, dovrebbe avvalersi di quanto le nuove tecnologie permettono ed evolvere per accelerando gli interscambi ed i processi scrollandosi di dosso tutta quell’obesità di pletorica plutoburocratica che sempre più lo appesantisce. Questo rispetto ad ogni altro paese nel compendio mondiale la continua regressione ce lo attesta! Allora, ben vengano quelli standard che il federalismo fiscale evoca e cavalca ma, che ve ne si aggiungano anche di Europei e/o quello dei paesi emergenti. Altrimenti, illusorio sarebbe supporre di volersi rendere competitivi!? Pertanto, implicito diventa per qualsivoglia sistema il contenimento dei costi da cui implicito lo snellimento degli organici e l’essenzialità della semplificazione e riduzione delle filiere che dovrebbero risultare le più corte possibili, grazie ad un’ottimizzazione che le nuove tecnologie permetterebbero!
    Questo è quanto per insita prerogativa indurrebbe il SEMIALTERNO!
    Giacché paradossale risulta riscontrare che nonostante le nuove tecnologie ed internet siamo in continuo obeso rigonfiamento per livelli burocratici ed allargamento numerico delle assemblee giacché solo lo snellimento dovrebbero renderci strutturalmente più slanciati e pronti per risultare in modo più efficiente ed efficace! L’appesantimento e le pletoriche assemblee precludono elasticità e flessibilità adattiva e le modalità auto-correttive. Urge ridurre le filiere all’osso e, non ridurre i redditi ai precari, ai pensionati all’osso, ecc. Serve semplicemente mettere a sistema il nostro BelPaese nel suo insieme! I paesi emergenti dovrebbero esserci al riguardo d’esempio per non ritrovarci in groppa zavorrati con otto zaini rispetto agli “emergenti” paesi che talora, si presentano al massimo con tre soli livelli e compressi! Allora se non si ambia come supporre di rendesi competitivi!? Quando quasi un ventennio ci arrabattiamo nella solita obsoleta, obesa inconcludenza giacché, nonostante, i ricambi a diverso colore politico dei governi che si sono succeduti e, delle solite dichiarate rassicurazioni e buoni propositi esposti in ognuno dei programmi elettorali del provvedere a smagrire e snellire strutturalmente il nostro burocraticamente obeso sistema politico – burocratico e da quel pletorico anacronistico bicameralismo perfetto, ecc. nulla mai succede!
    La madornale dimostrazione è resa dal fatto che la politica nostrana continua oltre a rifiutare tutto quel nuovo che incalza ed avanza ormai ad ogni latitudine sotto ogni profilo s’auto-avvita sempre rendendosi ancor più incapace di risolvere i vecchi problemi che vengono sempre più ad accumularsi con nuovi restando tutti inevasi.
    La cronaca e la realtà ce lo attestano e rivelano quotidianamente di quanto tasso d’autoreferenzialità la casta abbia ormai raggiunto da farci rischiare l’incomparabile in quanto tutto questa inefficienza è conseguente ad un’intrinseca mancanza di concorrenza e contendibilità riprodotto da un modello elettorale inefficiente dimostrato dal fatto che abbiamo la classe politica più vecchia d’Europa che si auto replica per cooptazione, familismo e nepotismo, ecc. senza alcun sostanziale ricambio generazionale nei leaders quando nell’ultimo ventennio i nostri partner europei se li sono cambiati e ricambiati mediamente già per ben tre volte. Invece da noi “impera” la medesima autoreferenziale gerontocrazia giacché regna un porcellum fattosi sistema che non lascia ormai più nemmeno far distinguere l’etica dalla cotica!
    Ulteriore dimostrazione che la casta ha varato la seconda Repubblica trincerandola dentro questi modelli Maggioritari blindati quando dalle loro stesse denominazioni e dai loro artefici “Mattarellum e Porcellum” se ne doveva presagire un siffatto fallimentare sventurato sviluppo, che quotidianamente echeggia nelle cronache e che si rileva negli indicatori internazionali che ci danno in continua regressione sotto ogni profilo!
    Quindi, fallace sarà supporre di risolvere facendosi abbindolare da una siffatta nostrana vetustà di mezzi specialmente per quanto attiene ai meccanismi delle leggi elettoral-istituzionali che appunto per “lock-in” imprinting ci condizionano e ci bloccano erodendo ogni prospettiva di miglioramento. Giacché oltre a queste perversioni ci ritroviamo per l’altro verso schiacciati da un’altra autoreferenzialità quella data la finanza che ovviamente esercita e gestisce a livello globale incidendo ed implicando chiunque data le opportunità che le nuove tecnologie permettono esercitare e noi per mancanza di altrettante “new global rules” ne subiamo le conseguenze come un’incombenza spada di Damocle!? Desumibile senza alcun consulto su wikileaks!
    Allora, se si lascia la gestione della finanza alle modalità creative di sbizzarrirsi con eccessivi automatismi legati a sempre nuova creatività di spaziare in modo più o meno colluso con altri di poteri espandersi con sempre nuovi virtuali giochi farcirti di sempre nuovi e creativi algoritmi: stucchevolmente non potranno che ulteriormente incastrarci in questa assillante famigerata crisi auto propulsiva intenta a confezionare sempre nuovi mostri che si sposando talvolta con la supposta pirateria informatica!?
    Quindi, illusorio sarà pretendere di potersi migliorare così facendo senza regole globali chiare e trasparenti, la crisi saranno sempre più immanente con sempre nuovi fantasmi all’orizzonte da video games (Tremonti) effetto delle azioni speculative date dalle combinazioni speculative possibili che permettono alle solite lobbies finanziarie e bancarie implementare specialmente quando i soliti adepti croupier tenutari della finanza potranno continuare d’avvalersi appannaggi stipendiali dell’ordine ben oltre le 600 volte superiori rispetto ad ogni lavoro medio, grazie a quelle “stock option” che permangono invariate!
    Pertanto, urgono quelli adeguamenti che stanno sempre più bussando alla porta imposte che un siffatto epocale antropologico e sociologico prorompente cambiamento evidenza cambiare per acquisirli e renderci strutturalmente competitivi e così incamminarci verso l’efficienza e rendersi competitivi ed ambire con “orgoglio” eccellenza! Pertanto, la concorrenza strutturale diventa elemento sine qua non indispensabile per ingenerare virtuose dinamiche volte ad agevolare la formazione di governi coesi nei ricambi elettorali. Questo è ottenibile dando compiutezza sistemica al ciclo di cui deve dotarsi il meccanismo elettorale quando risulta strutturato ed assemblando con tutti i suoi elementi in modo dinamico complementare quanto le rotelline di un orologio svizzero per funzionare! Appunto, il dispositivo elettorale per funzionare più fisiologicamente deve enucleare entrambe quelle dinamiche articolazioni che il Proporzionale ed Maggioritarie esprimono in modo esplicito e distinto e non più occulto e/o parziale come tuttora accade continuando a rimestare la solita obsolescenza di quel novecentesco compassato farcito di modelli (mantenuti) parziali, lineari, rigido – ripetitivi, limitati e limitanti che non potranno mai dare efficienti risposte!
    Da cui l’esigenza di soluzioni inedite alla SEMIALTERNO! In quanto è ingenerando ed infondendo concorrenza e contendibilità conflittuale, se regolata, che questa può trasformarsi in sinergico valore positivo e propositivo. Solo allora, se ne potrà riconoscere merito ed ottenere efficienza elevando incrementalmente qualità ed ambire alla “Kai Zen” eccellenza! Questo sarà ottenibile solo quando il sistema enucleerà ed esprimerà nella propria articolazione dinamica compiutezza dando al ciclo la possibilità d’espletarsi nella sua massima gamma d’estendibilità possibile -plasmo plastico adattivo- verticalmente ed orizzontalmente. Solo allora, il processo che vi ci si vorrà far percorre potrà virtuosamente espandersi ed implementarsi dando qualità-democraticità tesa a massimizzarne: governabilità, rappresentatività, economicità implementando responsabile sussidiarietà! Solo così si permetterebbe per indotta concorrenza ingenerare quell’ideale fisiologica maggiore estendibile percorribilità a bipolarismo aperto tale da poter agevolare soluzioni governative coese ed aperte a massimo del potenziale di gamma politica opzione di quel dato momento e conteso! Allora, bisogna smetterla col farci incantare e/o incartare con soluzioni a vocazione maggioritaria a bipolarismo forzoso blindato e chiuso quando, anche il maso chiuso è stato da tempo superato ed oltrepassato! Giacché il tempo reclama nuovi inediti logos, paradigmi sistemi “up to date”! Pertanto, oltre ad abbandonare tutta quella non più riproponibile obsolescenza crollata col muro dell’89… serve dotarsi di coraggio e buttare anche tutti quegli obsoleti modelli elettorali che stanno bloccando per “lock in” le stesse democrazie! In quanto anacronistici modelli frutto di statuizioni (Weber) formalmente corrette e sempre più corrotte che le cronache ce lo stanno quotidianamente dichiarando ed attestano! In quanto col crollo dell’89 sono andati in macerie, in altrettanto modo tutti quei modelli elettorali rigido-lineari pedissequi e ripetitivi quando il nostro tempo reclama un diverso approccio. Quindi non possiamo lasciarci abbindolare da coloro che cercano in continuazione a richiamarsi all’usuale detta obsolescenza per ripristinare quel perenne famigerato gioco dell’oca che rende transitivi i modelli elettorali per rendere la casta intransitiva!
    Quando anche le leggi elettorali dovrebbero acquisire quella etico valore, spessore e rango Costituzionale non per niente negli USA sono “constitutionally embedded” ovvero inserite nella Costituzione! Quindi, cosa aspettiamo ancora? Per non sprofondare serve avere il coraggio di sbarazzarsi di tutta quella cianfrusaglia di compassata obsolescenza fatta di limitati e limitanti modelli elettorali che continuano a mantenere per “block in” soggiogate le attuali democrazie rendendole sempre più sbilenche e “dis-avanzate” (L. Cedroni) l’effervescenza in corso ad ogni latitudine sempre più rende improrogabile questo “MUST”! Servono adeguamenti ad un siffatto nuovo tempo, urgono soluzioni inedite ed appropriate quanto col SEMIALTERNO si propugna… per non ritrovarsi col solito risultato che in Paesi a Stato “dissoluto” come il nostro che per mancanza di strutturale concorrenza s’ingenera corruzione divenuta per l’appunto comune… dove, tutto si rende inconcludentemente emergenziale!?
    Pertanto, ci si dovrebbe con umiltà, aggiornare come già stanno facendo gli stessi Britannici che intendono abbandonare il loro classico Maggioritario per abbracciare il Proporzionale! Quanto i Californiani che intendono buttare sempre avanti la palla della democrazia e, non sempre nasconderla come la casereccia casta suole! Giacché i Californiani, con la “Top Two” a seguito di un referendum propositivo, quello della Proposition 14; stanno rivoluzionando il modo d’intendere le primarie. Pertanto queste loro, non potranno più essere gestite in modo riservato ed autoreferenziale esclusivo ad o per un solo partito bensì, dovranno risultare aperte a tutto tondo ed a tutto campo. Ovvero, accessibili a tutti coloro che vi vorranno partecipare e, solo i primi due scelti dai votanti potranno successivamente nelle elezioni contendersi il seggio! Ovviamente, per gli esterofili e/o coloro che intendono adeguarsi ai sistemi aperti devono ulteriormente sforzarsi per aggiornarsi rendendosi conto che negli Usa vige anche di potersi giovare d’un’ulteriore opzione rappresentata dal “write in”! Ovvero, quella di poter scrivere direttamente sulla scheda elettorale altri nominativi rispetto a quelli elencati nelle presentate liste elettorali. Questo rappresenta un utilissimo potenziale antideterrenza funzionale ad agevolare la contendibilità e contrastare l’autoreferenzialità la cui efficace applicabilità è stata concretamente dimostrata ultimamente anche alle elezioni di midterm per il Senato in Alaska.
    Allora, davanti a tutte queste continue offerte d’aggiornamento e miglioramento che un siffatto ineludibile momento di “crisi/opportunità” non possiamo continuare a mordere sempre le medesime ossa ma velocemente muoverci per renderci strutturalmente competitivi! Pertanto, urge saper cogliere con saggezza e dovizia tutte quelle opportunità che il momento concede che ci vengono offerte per mettere autenticamente a punto il nostro Belpaese e renderlo un autentico completo strutturale competitivo Sistema Paese! Quindi, non possiamo permetterci di glissare e/o farci infinocchiare dal politico/partito di turno e far finta di liberamente scegliere su “liste blindate” propinateci da un manipolo di politici che si possono discrezionalmente nominare un intero bicamerale parlamento!
    La storia non si può per vocazione maggioritaria fermare e/o farla ripercorrere a ritroso o dichiararla finita alla Fukuyana! Quando viviamo l’epoca degli accessi! Gli echeggi incalzano ovunque, perfino l’Africa con le sue mantenute tenutarie effimere democrazie si sta destando!
    Quindi, si dovrebbe smetterla d’invocare e/o richiamarsi all’anacronistica vocazione maggioritaria questa presunzione di supponenza non potrà mai dare elettoralistiche ricompense!
    Serve un progetto a maggiore carica di contendibilità ed appetibilità democratica quanto il SEMIALTERNO enuclea!
    Specialmente quando la vocazione maggioritaria diventa un insistito, pedissequo, volubile desiderio facilmente si trasforma in un’autentica supponenza. Pretesa di voler diventare l’unico secondo addendo assoluto di un bipolarismo Maggioritario blindato quanto l’intrapreso incamminamento sembra voler sfociarsi per coprire mere ambizioni del rendersi detentore di una bipartisan esclusiva “golden share” d’un sempre più “anacronistico” duopolio blindato! Quando questo è già stato ormai superato dalla storia dimostrato dalla cronaca; dagli stessi suddetti Britannici che stanno abbonando il loro “Westminster – classico Maggioritario all’uninominale” per passare al Proporzionale. Quel Proporzionale che abbiamo abbandonato con la Prima Repubblica!? Ma, a differenza nostra che ci stiamo impegolando da quasi 20 anni in siffatte inconcludenze per mantenere integra la casta. I Britannici invece, più pragmatici procedono più risoluti e spediti rispetto a noi…. Appunto, noi ci illudiamo risolvere la questione continuando a farci strapazzare nel lasciandoci propinare quei soliti obsoleti modelli elettorali ibridi misti incompleti limitati e limitanti transitivi per lasciare intransitiva la casta! Una casta che in continua deterrenza intende mantenere inalterato lo status quo per ritagliarsi la prerogativa d’innalzarsi ulteriormente la posta in gioco con siffatti privilegi! Frutto di suddetti azzeccagarbugliti – grovigli del mantenersi avvolta in un siffatto ginepraio – repertorio riproduttore d’inconcludenza sistemica quanto appunto, riproduce l’attuale Porcellum come lo era stato il suo precedente Mattarellum. Cosicché, tutto viene sempre più aggrovigliato pur di non risolvere per aggiungerci sempre nuove caselle probabilmente quella presidenzialista sarà la prossima per ulteriormente espandere ancor più quel famigerato gioco dell’oca in eterna Penelope stesura e sfilatura, con la quale, la casta s’allettala per creare marasma ed inconcludenza e meglio continuare a specularci per ulteriormente rendersi intransitiva.
    I richiami ai governi costituenti (quale farsa d’emulare l’esercito della salvezza!) ne sono la più palese evidente riprova che sotto il sole non è cambiato niente in quanto con esso, si sottende reintegrare quel famigerato gioco dell’oca che prefigura quei consueti pit-stops farciti di resi inutili o sterilizzati referendum e/o sempre nuove infruttuose bicamerali per scambiare sempre la medesima obsolescenza. Dove, talora, vi si cambia la percentuale del quanto più Maggioritario rispetto al quanto di Proporzionale e/o viceversa, oppure ci s’impaluda con un siffatto: “post-Porcellum”! Modalità con la quale la casta s’alletta per sostanzialmente mantenere i modelli elettorali incompleti ovvero, inequivocabilmente transitivi! Un’autoreferenzialità che prefigura rischiare di farci ricadere in un autentico nuovo epocale assolutismo se non si invertirà la rotta vivremo a ritroso! Quando servirebbe semplicemente acquisire un completo quanto il SEMIALTERNO esprime per poter aumentare così quella virtuosa contendibile percorribilità indispensabile montando in un inedito entrambe quelle irrinunciabili complementari articolazioni interpretate dal Proporzionale e dal Maggioritari in modo integro e distinto quanto lo si dimostra poterlo effettuare montando in modo inedito alla Moebius un semplice nastro per dare massima compiutezza alla percorribilità! Osmotica pulsione insita e latente nelle cose, sin dal suo ateniese concepimento della stessa democrazia che reclama d’emergere e, per filogenetica coerenza rendersi semplicemente esplicito come completo sistema come quanto il sistema SEMIALTERNO enuclea e propugna!
    Quindi, per cadere dalla pentola alla brace serve muoverci diversamente ci ritroveremo ancor più impaludati, dato il madornale contradditorio semi-galleggiante incedere che ci vede da decenni impantanati ed in continua regressione rispetto ad ogni altro paese. Nonostante l’apparente elevata frenesia venga giocata per dar parvenza d’efficienza per meglio specularci con le solite emergenze quanto dovrebbe appartenere alla norma. Invece sempre più gattopardesco modo si tende riprodurre quei soliti continui insulsi cambiamenti ed in modo schizofrenico farci percorrere gli stessi tragitti e cadere nelle medesime pluri doppiate caselle da filo Proporzionali a filo Maggioritarie e/o viceversa o come prossimamente potrebbe accadere con quelle aggiunte Presidenziali per ancor più invischiarci nell’inconcludenza! Giacché tutto questo si ripete sempre più insulsamente senza alcuna assoluta codificazione sistemica quanta diversamente compiutamente articolerebbe il SEMIALTERNO!
    Quando siffatti nuovi ritmi “digitali” d’accelerazione fanno glocalmente tutto per mainstream confluire dissipando perfino le differenze fra modelli ottriati rispetto a quelli rivoluzionari che stanno eclissando mandando tutta la novecentesca obsolescenza in evanescenza ulteriore segno dell’esigenza d’un nuovo paradigma!?…. Dimostrato ulteriormente nei fatti, dato che il G7 dell’altro ieri pur avendo rappresentato l’80% della ricchezza del mondo, risultava unificato da un codice linguistico – l’inglese, da uno monetario – il dollaro e da un codice politico – la democrazia occidentale. Ora il G20 ha sì l’80% della ricchezza ma, non risulta più unificato da alcun codice. Questo è avvenuto tutto d’un colpo la crisi ne è l’evidente effetto d’una siffatta sempre più accelerata rotazione che reclama per “new deal” originali, inedite “new normal” coniugazioni! Inedite narrazioni!
    Questione che inderogabilmente pretende anche per i meccanismi elettorali nuove inedite e radicali più organiche ed articolati sistemi che ingenerino un autentico bipolarismo contendibile dinamico concorrenziale aperto quanto col SEMIALTERNO si propone!
    Inoltre, quale ulteriore prerogativa per maturare la nostra democrazia dovrebbe pretendere l’eliminazione del “Quorum” a tutti i Referendum ed del dover introdurre quello propositivo oltre a quelli “confermativi” ed abrogativi per l’irrinunciabile necessità d’un fisiologico equilibrio e standard adeguamenti al glocale! Giacché alcun sistema può reggersi sempre sulla dinamica del solo togliere –abrogando- quando per controbilanciarsi qualsiasi equilibrato sistema reclama anche sotto il profilo referendario quello propositivo per contrappunto poterci aggiungere! Vedonsi quanto sta già accadendo in continuazione altrove in California come quanto già sin dal medioevo continua periodicamente “accadere” e si praticato nella stessa Svizzera quale esempio di “democrazia matura” patria del referendum per antonomasia!
    Ovviamente su molti fronti urgono aggiustamenti e non ultimo provvedere a dare opportuna regolamentazione all’art. 49 affinché il tutto non continui ad avvitarsi su se stesso diventano sempre più autoreferenziale, urge rendere simmetriche le cose sul versante dei meccanismi delle leggi elettorali provvedendo innanzitutto a renderli completi quanto il SEMIALTERNO enuclea! Questo si rende improrogabile per sintonizzarci ai tempi che una moderna democrazia reclama al fine di potersi sviluppare lungo la traiettoria segnata da quelle aspirazioni ideali che sempre sopravanzano le condizioni reali per, in asintote miglioramento, incrementarle e cos’ contribuire a dissipare deterrenza, autoreferenzialità rischi autoritari… Bobbio e, ridurre sempre più quel gap che s’insinua tra ciò che la democrazia dovrebbe essere dall’esserlo in coerenza a quanto già l’art. 3 della nostra Costituzione attesta, quello del dover contribuire a rimuovere gli ostacoli che si frappongono! Propri per affermare che: “Ciò che la democrazia è non può esser disgiunto da ciò che la democrazia dovrebbe essere!” Sartori Appunto, proprio perché la democrazia è un mezzo abbisognerà che si doti di dispositivi elettorali sempre più efficienza affinché rendano sempre più in efficacia. Giacché tanto più risulteranno allo scopo strutturalmente integri e completi quanto più potranno rendere in efficienza ed efficacia! Pertanto, il SEMIALTERNO ne rappresenta il sistema intrinsecamente strutturato e completo auto-correttivo a “check & balance & feed back control criterio”! Giacche anche il federalismo fiscale dovrà dotarsene perché senza alcun meccanismo d’accountability non servirà a nulla in quanto le istituzioni devono dotarsi di strumenti che consentano di verificare coerentemente i propri risultati con le scelte politiche intraprese! Perché ai cittadini in ultima istanza interessa che siano pochi chiari e ben identificabili i soggetti responsabili! Allora, urge mettere a punto ed abbracciare sistemi elastico-flessibili adattivi che consentano innestare quella virtuosa dinamica tensione per massimizzare estensibilità e percorribilità e, conseguentemente determinare soluzioni governative d’un autentico ben strutturato ed articolato bipolarismo dinamico contendibile aperto quanto il SEMIALTERNO prefigura! Tutto questo si rende indispensabile per massimizzare: governabilità, rappresentatività, economicità implementando una responsabile sussidiarietà! Pertanto, per non solo supporre di vivere in una democrazia matura serve pretendere d’arrivarci! Alla bisogna molto da fare per non continuare a ritrovarcela sempre più dis- avanzata e/o sbilenca o finire per “lock in” in quei soliti “cul de sac” nei quali la casta vorrebbe, spererebbe volerci cacciare!

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