De Matteis: occasione perduta per l’Abruzzo e per gli abruzzesi

Una “clamorosa occasione perduta per l’Abruzzo e per gli abruzzesi”, “a oggi la nostra posizione nella coalizione è ancora più autonoma e valuteremo il nostro futuro”. Così il vicepresidente vicario del consiglio regionale, Giorgio De Matteis (MPA), ha definito il rimpasto della Giunta regionale con le nuove nomine, perché “prima delle nomine era necessario presentare […]

Una “clamorosa occasione perduta per l’Abruzzo e per gli abruzzesi”, “a oggi la nostra posizione nella coalizione è ancora più autonoma e valuteremo il nostro futuro”. Così il vicepresidente vicario del consiglio regionale, Giorgio De Matteis (MPA), ha definito il rimpasto della Giunta regionale con le nuove nomine, perché “prima delle nomine era necessario presentare un programma concreto per rivitalizzare l’azione del Governo regionale come, peraltro, noi avevamo chiesto alcuni mesi fa”. “Così come Chiodi e Piccone oggi hanno concepito le nomine – ha osservato De Matteis – si potevano fare già cinque mesi fa anziché aspettare tutto questo tempo. Avevamo chiesto di rivedere l’agenda delle riforme ed approvare le leggi che avrebbero potuto cambiare realmente la vita degli abruzzesi; mi riferisco ad esempio alla legge urbanistica, la legge sul commercio, il riassetto del sistema idrico locale, oppure la legge di riforma degli enti regionali commissariati. Su questi temi avevamo chiesto un confronto chiaro che non è mai avvenuto”. Secondo De Matteis, c’é un altro problema importante che non é stato risolto: la riorganizzazione operativa delle deleghe gestite dal Presidente Chiodi: “E’ assurdo – ha sostenuto – che un direttore abbia in mano ben 18 deleghe, alcune delle quali fondamentali come l’Urbanistica o l’Energia”. Riguado ai due nuovi assessori – ai quali De Matteis ha comunque rivolto un augurio di buon lavoro – il vicepresidente vicario del Consiglio ha detto: “La nomina di un assessore aquilano è solo una pantomina: perché solo ora Chiodi nomina un assessore del capoluogo e perché non l’ha fatto ad inizio legislatura? Oppure: perché Chiodi non ha deciso di nominare due o quattro assessori aquilani come ha fatto per altre province? La vera spiegazione di questa vicenda – ha sostenuto De Matteis – è che Chiodi ha usato L’Aquila per risolvere i problemi del suo partito. Tutto qui”.

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