Pm10: 48 citta’ fuorilegge, in testa Torino e Frosinone. 15 morti ogni 10.000 abitanti

Nel 2010 sono state 48 le città fuorilegge per i limiti delle polveri sottili, le temute Pm10. In testa Torino e Frosinone con 134 e 108 sforamenti. Questo il bilancio tracciato nel dossier ‘Mal’aria di città 2011’ di Legambiente sulla base dei dati del monitoraggio in tempo reale “Pm10 ti tengo d’occhio”. Nel rapporto si […]

Nel 2010 sono state 48 le città fuorilegge per i limiti delle polveri sottili, le temute Pm10. In testa Torino e Frosinone con 134 e 108 sforamenti. Questo il bilancio tracciato nel dossier ‘Mal’aria di città 2011’ di Legambiente sulla base dei dati del monitoraggio in tempo reale “Pm10 ti tengo d’occhio”. Nel rapporto si conferma “l’alto livello d’inquinamento, la responsabilità del traffico e l’assenza di un piano nazionale d’intervento”. E, in questo weekend, annuncia l’associazione, volontari in piazza per chiedere aria pulita. In particolare, secondo il dossier, nel 2010, 48 capoluoghi di provincia hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi a metro cubo di polveri sottili oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. Ai primi posti per il Pm10 Torino e Frosinone con 134 e 108 superamenti. Seguono Asti (98), Lucca (97), Ancona (96) e Napoli (35). Lo scorso anno, inoltre, in 21 città i giorni fuori limite sono stati oltre 70, ovvero più del doppio ammesso dalla normativa. Maglia nera alla Pianura Padana, dove si sono concentrati 30 dei 48 capoluoghi fuorilegge. Livelli d’inquinamento elevati, e sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti, anche per gli ossidi di azoto e i microinquinanti come il benzo(a)pirene, potente cancerogeno presente anche in città industriali come Trieste e Taranto o altre in cui il traffico è il principale responsabile dell’inquinamento come Padova, Milano e Torino.

In Italia, ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa delle polveri sottili. Lo afferma Legambiente nel dossier ‘Mal’aria di città 2011″ diffuso alla vigilia dello stop alle auto a Milano e Torino. La principale fonte d’inquinamento urbano deriva dai trasporti, responsabili – secondo il dossier – del 50% delle polveri sottili a Roma e dell’84% degli ossidi di azoto a Napoli. I trasporti su strada emettono annualmente circa il 34,7% del Pm10, il 55,5% del benzene, il 51,7% degli ossidi di azoto, il 43,1% del monossido di carbonio. “Per curare la malattia cronica della cattiva qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico – afferma Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – non bastano interventi spot come la giornata nazionale della bicicletta o parziali limitazioni al traffico. Servono interventi più ampi e strutturali, dal contrasto all’auto privata al rilancio del trasporto pubblico, che deve essere appetibile per i cittadini tramite l’estensione delle corsie preferenziali e un’adeguata offerta dei km percorsi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *