Influenza: 600mila casi in 7 giorni, 144 mln di euro alle imprese

Continuano a crescere i casi di influenza in Italia: nella quarta settimana dell’anno che va dal 24 al 30 gennaio, ne sono stati registrati oltre 600 mila e dall’inizio delle rilevazioni se ne contano 2 milioni e 850 mila. I dati sono stati forniti da Influnet, la Rete italiana sorveglianza influenza attivata dal ministero della […]

Continuano a crescere i casi di influenza in Italia: nella quarta settimana dell’anno che va dal 24 al 30 gennaio, ne sono stati registrati oltre 600 mila e dall’inizio delle rilevazioni se ne contano 2 milioni e 850 mila. I dati sono stati forniti da Influnet, la Rete italiana sorveglianza influenza attivata dal ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, che li ha ricevuti da 841 medici sentinella. L’incidenza media registrata dal 24 al 30 febbraio è pari a 10,07 casi ogni 1000 abitanti. Colpiti soprattutto i bambini: nella fascia di età da 0 a 4 anni si registra un’incidenza di 29,79 (la settimana precedente 21,16), in quella da 5 a 14 anni l’incidenza è pari a 25,39 (16,14 i 7 giorni precedenti). Solo lieve l’aumento dei casi nella fascia 15-64 anni (incidenza di 7,06) e in quella ’65 e oltre’ (1,81). A livello regionale più colpite le Marche (incidenza di 23,70), che precedono Abruzzo (16,80), Campania (16,56) e Provincia Autonoma di Trento (16,33). In coda nella classifica della diffusione dei virus c’é la Valle d’Aosta (4,66 casi), che precede Molise (5,09) e Sicilia (6,10).
Sindrome da influenza? Colpisce anche le imprese: infatti, il costo stimato per 14 settimane, dallo scorso 25 ottobre al 23 gennaio, è già di quasi 144 milioni di euro, pari a oltre 2 milioni e 300 mila giorni persi in malattia. Un dato che considera gli occupati italiani costretti a letto, tra imprenditori e lavoratori, per una media di tre giorni di convalescenza a testa ed esclude il costo del week end. I dati emergono da uno studio della Camera di Commercio di Milano. Influenza in continua ascesa nelle scorse settimane, ma in calo nell’ultima analizzata. Sono già quasi 55 i milioni di euro persi in più rispetto allo stesso periodo della stagione influenzale 2008-2009 secondo l’ente camerale. Nella classifica delle province italiane, considerando gli addetti influenzati, dopo Milano, con un costo di oltre 12 milioni di euro e 178 mila giorni di malattia, arriva Roma con 10 milioni e 400 mila euro e 167 mila giorni persi. Seguono Torino (5,9 milioni di euro per 95 mila giorni), Napoli (5,4 milioni di euro) e Brescia (3,6 milioni di euro). Tra le prime 10 più “colpite” anche Bari, Bergamo, Bologna, Firenze e Verona che superano tutte i 2 milioni di euro di costi. I dati emergono da una stima della Camera di Commercio di Milano su dati Istat e Ministero della Salute considerando un’incidenza del virus uguale nelle diverse province. Se nel 2009-2010 il picco di contagio si è verificato nei mesi autunnali, rendendo poco significativo il confronto, nella stagione 2008-2009 l’incidenza dei contagi tra i lavoratori ha seguito un andamento paragonabile al 2010-2011. I dati di due anni fa risultano però molto inferiori a quelli odierni secondo la Cemera di Commercio: circa 90 milioni di euro “pagati” come tributo all’influenza nel periodo da ottobre 2008 a gennaio 2009 rispetto ai quasi 144 milioni di euro di oggi. Secondo lo studio, infine il maggior numero di occupati (146.000) si è ammalato durante la seconda settimana di gennaio 2011 e in 117 mila si sono ammalati durante quella precedente, la terza settimana ha fatto invece registrare 144 mila casi: l’influenza ha probabilmente raggiunto il suo picco con una rapida progressione, ma inizia a mostrare alcuni segni di diminuzione.

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