Parte la caccia allo scienziato, radio 3 ascolta e racconta la ricerca italiana

L’appuntamento quotidiano in FM è alle 10:50, sulle frequenze di Radio3. Per tutto il mese di febbraio, il programma “Chiodo fisso” è dedicato ai ricercatori. E chi non riuscirà ad afferrare il microfono? Niente panico, l’opportunità per raccontarsi c’è, ed è aperta a tutti: «Biologhe e drammaturghi, chimici e filologi, architetti e astronome, matematiche e […]

L’appuntamento quotidiano in FM è alle 10:50, sulle frequenze di Radio3. Per tutto il mese di febbraio, il programma “Chiodo fisso” è dedicato ai ricercatori. E chi non riuscirà ad afferrare il microfono? Niente panico, l’opportunità per raccontarsi c’è, ed è aperta a tutti: «Biologhe e drammaturghi, chimici e filologi, architetti e astronome, matematiche e linguisti, musiciste e archeologhe, geografi e informatici, fisici e geologhe, storiche dell’arte e veterinari, e tutti coloro che vivono sperimentando, osservando, inventando», recita l’invito. A patto di metterci la faccia. Ed essere disposti a diventare “wanted”.

Come? Per fortuna non siamo nel vecchio west, armi e munizioni questa volta non servono: bastano una foto e dieci righe. Per parlare di sé e del proprio lavoro, raccontare la propria giornata, fra gioie e frustrazioni. E nemmeno occorre attendere che un cacciatore di taglie si metta sulle vostre tracce. Basta andare sul sito dedicato all’iniziativa, Ricercati speciali, e seguire le istruzioni. Le locandine disponibili iniziano già a riempirsi, dunque meglio non indugiare troppo.

Anche perché, spiegano gli organizzatori, alcuni dei profili pubblicati sul sito potrebbero diventare le storie che verranno raccontate in radio. E il 22 febbraio i dieci minuti in palinsesto si amplieranno a coprire l’intera giornata, dedicata per l’appunto alla ricerca: «a partire dall’alba, con “Qui comincia”, fino alla serata speciale di Radio3Scienza – Radio3Suite, i programmi di Radio3 raccoglieranno le storie, le speranze, i travagli, le passioni e le voci di ricercatori e ricercatrici e discuteranno problemi e prospettive della ricerca in Italia».

Marco Malaspina -Inaf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *