Berlusconi: Pm impugnano e consulta abroga, ora basta

Nuovo attacco alla Consulta e ai pm del premier Silvio Berlusconi. ‘Quando il Parlamento fa una legge – ha detto – non ci deve essere più questa possibilità che i pm impugnino la legge e la Corte Costituzionale la abroghi in osservanza dei desideri dei pm’. Convinto che le urne siano un ‘danno’ e intenzionato a portare a casa le […]

Nuovo attacco alla Consulta e ai pm del premier Silvio Berlusconi. ‘Quando il Parlamento fa una legge – ha detto – non ci deve essere più questa possibilità che i pm impugnino la legge e la Corte Costituzionale la abroghi in osservanza dei desideri dei pm’. Convinto che le urne siano un ‘danno’ e intenzionato a portare a casa le riforme a cominciare dal federalismo, Berlusconi ha rilanciato l’idea di un giro di vite sulle intercettazioni, così come del ‘processo breve’, trovando la ferma risposta di Gianfranco Fini: ‘Non sono queste le priorità, prende in giro gli italiani’. La Destra di Storace entra nel governo: Nello Musumeci sarà sottosegretario.

Una risposta a “Berlusconi: Pm impugnano e consulta abroga, ora basta”

  1. kiriosomega ha detto:

    Questa maggioranza è variata nel tempo e nel numero. Il sig Berlusconi usa il mercato dei parlamentari “dimenticando” che il trapasso da uno schieramento ad un altro è reato per falso ideologico e, nel caso particolare, per corruzione e concussione. Ciò perché il parlamentare è stato eletto per un “quid” e non per un “quod”. Perciò al “satrapo” sig Berlusconi sta bene un Governo con maggioranze variabili! Ergo, perché non abolire i Partiti, che hanno ormai perso ogni primitiva validità ed utilità, e veramente costruire maggioranze variabili secondo necessità?
    kiriosomega l’agnostico

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