Addio a Giovanni Bollea, una vita per i bambini

E’ morto ieri a Roma Giovanni Bollea, fondatore della moderna neuropsichiatria italiana. Aveva 98 anni. Si è spento al Policlinico Gemelli dopo un lungo ricovero.  “Oggi si è perso il valore essenziale dell’amore verso gli altri, bisogna tornare a valorizzarlo”. Con queste parole e con il rincrescimento, anzi “la colpa, di non aver migliorato il […]

E’ morto ieri a Roma Giovanni Bollea, fondatore della moderna neuropsichiatria italiana. Aveva 98 anni. Si è spento al Policlinico Gemelli dopo un lungo ricovero.  “Oggi si è perso il valore essenziale dell’amore verso gli altri, bisogna tornare a valorizzarlo”. Con queste parole e con il rincrescimento, anzi “la colpa, di non aver migliorato il pensiero degli adolescenti”, tre anni fa, all’età di 95 anni, Giovanni Bollea, padre della neuropsichiatria infantile aveva accettato in Campidoglio a Roma uno dei tanti premi della sua prestigiosa carriera cominciata nel 1938. Nato a Cigliano Vercellese il 6 dicembre 1913, Bollea si era laureato in medicina nel 1938, specializzandosi poi in malattie mentali. Nel dopoguerra, dopo aver frequentato un corso di specializzazione a Losanna, è tornato in Italia e ha rivoluzionato la neuropsichiatria infantile italiana introducendo per la prima volta la psicoanalisi, la psicoterapia di gruppo e il lavoro d’equipe nella storica clinica universitaria di Roma della Sapienza, dove la porta di entrata reca il suo nome, e della quale era professore emerito. Bollea, oltre ad aver fondato e diretto l’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli, a Roma, è stato il primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile, nonché promotore di innumerevoli iniziative a favore dell’infanzia Tra le sue più note pubblicazioni, ‘Le madri non sbagliano mai’

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