Tumori al seno: S.Salvatore L’Aquila ammesso in ‘Senonetwork’

Il reparto dell’ospedale regionale S. Salvatore, all’Aquila, specializzato nella diagnosi e terapia chirurgica dei tumori del seno, è stato ammesso nel gruppo di studio Senonetwork. L’Unità operativa, diretta dal dottor Alberto Bafile, è l’unica a offrire, in Abruzzo, l’Oncoplastica che si occupa sia dell’aspetto chirurgico sia di quello ricostruttivo della mammella operata. Duecentocinquanta le operazioni […]

Il reparto dell’ospedale regionale S. Salvatore, all’Aquila, specializzato nella diagnosi e terapia chirurgica dei tumori del seno, è stato ammesso nel gruppo di studio Senonetwork. L’Unità operativa, diretta dal dottor Alberto Bafile, è l’unica a offrire, in Abruzzo, l’Oncoplastica che si occupa sia dell’aspetto chirurgico sia di quello ricostruttivo della mammella operata. Duecentocinquanta le operazioni chirurgiche l’anno per cancro alla mammella, 100 in più rispetto ai parametri minimi fissati per entrare nell’elite dei centri di eccellenza, nazionali e internazionali. Senonetwork è primo gruppo internazionale di studio che comprende centri dedicati esclusivamente alla diagnosi e alla cura del cancro alla mammella. L’Unità aquilana viene così accomunata a centri nazionali di assoluto prestigio, come Ieo Milano, Policlinico S. Orsola di Bologna, Humanitas di Milano, Policlinico di Pavia. Oltre ai numeri ed al livello di assistenza, il reparto di Senologia del S. Salvatore è l’unico, in Abruzzo a garantire alla donna l’Oncoplastica, un trattamento che assicura anche la ricostruzione del seno operato, con l’applicazione di protesi e l’adozione di tecniche che permettono di rimodellare la parte attaccata dalla neoplasia. Il 60% degli utenti proviene da fuori Regione e da altri territori abruzzesi. Sul piano dell’incidenza della patologia si registra una percentuale piuttosto elevata nella Valle Peligna, in particolare nei territori di Sulmona, Pratola Peligna e altri centri. In questa zona l’incidenza del tumore alla mammella è superiore a tutte le altre aree dell’attuale Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Sulle cause di tale alta percentuale sono stati avviati degli studi. In Abruzzo c’é un lieve aumento della malattia, circa 650 nuovi casi l’anno, ma in misura inferiore rispetto al dato nazionale. “La novità, rispetto al passato – afferma il dottor Bafile -, è che si è abbassata l’età in cui le donne vengono colpite dalla patologia”.

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