Maracchi, merli cantano ma non siamo fuori dall’inverno

I merli hanno cominciato a cantare, simbolo di primavera che si avvicina, le mimose in molte zone sono fiorite con un mese di anticipo “ma, in realtà, è un falso segnale perché non siamo ancora fuori dall’inverno”. Lo ha detto Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all’ Università di Firenze. In arrivo, infatti, secondo l’esperto, un […]

I merli hanno cominciato a cantare, simbolo di primavera che si avvicina, le mimose in molte zone sono fiorite con un mese di anticipo “ma, in realtà, è un falso segnale perché non siamo ancora fuori dall’inverno”. Lo ha detto Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all’ Università di Firenze. In arrivo, infatti, secondo l’esperto, un peggioramento del tempo che si può vedere fin da oggi su gran parte d’Italia. “Tra oggi e domani – ha detto Maracchi – cominciano le piogge e poi si avrà un periodo che vedrà una serie di perturbazioni ravvicinate. Dal 15 in poi ci potrebbe essere anche un nucleo di aria fredda che però è un po’ in bilico perché l’Italia è proprio sul limite e non si può sapere oggi se questa sacca di aria fredda resterà al di là dei Balcani”. Per quanto riguarda i primi segnali di un’aria più tiepida, i merli, ha spiegato l’esperto, “hanno cominciato a cantare da una settimana sia in campagna che in città ma perché hanno letto la massa di aria calda di questi giorni come un inizio di primavera ma non è così perché siamo ancora nell’inverno”. Un clima di questi giorni che avrebbe ingannato chiunque visto che negli ultimi dieci giorni le temperature hanno registrato, ha spiegato Maracchi, valori di 5-7 gradi al di sopra della media stagionale.

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