Al Arabiya: in Libia 10.000 morti e 50.000 feriti. In Italia e 5 Paesi, fondi per migranti

Sarebbero circa 10.000 i morti in Libia e oltre 50.00 i feriti, secondo la tv Al Arabiya. Gheddafi aveva ordinato di bombardare i pozzi di petrolio ma un pilota si è rifiutato. Un video diffuso da Onedayonearth mostra le fosse sulla spiaggia del lungomare della capitale. ‘No alle violenze, ma attenzione al dopo, dice  Berlusconi’, […]

Sarebbero circa 10.000 i morti in Libia e oltre 50.00 i feriti, secondo la tv Al Arabiya. Gheddafi aveva ordinato di bombardare i pozzi di petrolio ma un pilota si è rifiutato. Un video diffuso da Onedayonearth mostra le fosse sulla spiaggia del lungomare della capitale. ‘No alle violenze, ma attenzione al dopo, dice  Berlusconi’, mentre fonti di Bruxelles annunciano una forte unità su possibili sanzioni. E intanto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiesto che venga posto fine alla “violenza mostruosa” in corso in Libia. La repressione in
corso “viola le leggi internazionali” ed è contraria ai non diritti umani, che “non sono negoziabili”, ha aggiunto Obama.
Un Fondo speciale di solidarietà per i Paesi – Italia in prima linea – destinatari dei maggiori flussi migratori in seguito alla crisi in Nordafrica. Un sistema europeo di asilo comune, con la possibilità che i richiedenti siano accolti anche da Paesi diversi da quelli del primo arrivo. Queste le proposte che i ministri dell’Interno di Italia, Francia, Spagna, Malta e Cipro, hanno concordato a Roma in vista della riunione del Consiglio Gai di oggi a Bruxelles. Aperture sono giunte dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso.

Dalla Libia può arrivare un’ondata di immigrazione di “proporzioni catastrofiche” e l’Europa non può “lasciare l’Italia da sola”, “l’Italia può farcela ma non per molto”. Lo ha detto il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, all’arrivo al Consiglio europeo a Bruxelles. sistema.

 “Dobbiamo essere pronti a migrazioni bibliche”, ha detto il ministro della Difesa La Russa precisando che la Difesa ha messo a disposizione alcuni ex siti militari per ospitare gli immigrati. Gli effetti della crisi libica intanto continuano a riflettersi sui prezzi del petrolio: sui mercati asiatici il petrolio con consegne ad aprile si mantiene poco sotto i 100 dollari e il Brent ha sfondato definitivamente quota 110 dollari.

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