Terremoto: soluzioni per edifici “E” da Stm

Una soluzione condivisa per le criticità legate al recupero degli edifici gravemente danneggiati dal sisma classificati “E”, alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento: questo l’argomento al centro dell’incontro tenutosi all’Aquila, presso l’aula magna della caserma della Guardia di Finanza a Coppito, tra la Struttura Tecnica di Missione (Stm), coordinata da Gaetano Fontana, e […]

Una soluzione condivisa per le criticità legate al recupero degli edifici gravemente danneggiati dal sisma classificati “E”, alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento: questo l’argomento al centro dell’incontro tenutosi all’Aquila, presso l’aula magna della caserma della Guardia di Finanza a Coppito, tra la Struttura Tecnica di Missione (Stm), coordinata da Gaetano Fontana, e i professionisti impegnati nel difficile processo di ricostruzione del capoluogo. Gli ultimi provvedimenti emanati dal Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, sono stati il tema del dibattito; in particolare, ci si è concentrati sul risparmio energetico, sull’adeguamento degli impianti nelle case danneggiate (decreto n. 44) e sulle modalità di acquisto o ricostruzione di un’abitazione equivalente a quella principale distrutta dal sisma (decreto n. 43). E’ stato, inoltre, illustrato lo schema di contratto tipo che i privati possono stipulare con le ditte: uno strumento, previsto dalle nuove Linee Guida antimafia, utile a garantire tempi e costi certi per la ricostruzione degli edifici. Le domande più frequenti rivolte dai professionisti agli ingegneri della Stm hanno riguardato soprattutto la richiesta di chiarimenti sulla valutazione del limite di convenienza economica, sulla sostituzione edilizia e il miglioramento sismico.

Foto Manuel Romano

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