Crollo tribunale L’Aquila, svolta indagini vicina

Svolta vicina sul crollo del palazzo di Giustizia, filone molto atteso della maxi inchiesta sul terremoto coordinata dalla Procura della repubblica dell’Aquila. Le indagini, molto complesse e laboriose, sono alla stretta finale e il procuratore capo, Alfredo Rossini, nei prossimi giorni firmerà i provvedimenti a carico dei presunti responsabili. La perizia presentata dal pool di […]

Svolta vicina sul crollo del palazzo di Giustizia, filone molto atteso della maxi inchiesta sul terremoto coordinata dalla Procura della repubblica dell’Aquila. Le indagini, molto complesse e laboriose, sono alla stretta finale e il procuratore capo, Alfredo Rossini, nei prossimi giorni firmerà i provvedimenti a carico dei presunti responsabili. La perizia presentata dal pool di periti nominati dalla procura avrebbe evidenziato in particolare che i danni nelle strutture portanti sono ricollegabili a negligenze dei protagonisti della filiera costruttiva di un edificio che non è eccessivamente vecchio, risalendo agli anni Settanta; a riportare le lesioni maggiori è stata la parte più vetusta, mentre è rimasta in piedi anche se lo stesso gravemente danneggiata la parte più nuova, in riferimento alla quale nel progetto di recupero peraltro è previsto il taglio di un piano. Sempre sul tema della ricostruzione, c’é da ricordare che sul palazzo di giustizia si è sviluppato a lungo il dibattito sulla opportunità di ristrutturare oppure demolire e ricostruire. Alla fine si è optato per l’intervento di recupero sulla struttura gravemente danneggiata. Nelle scorse settimane, il provveditorato interregionale alle Opere pubbliche di Abruzzo, Lazio e Sardegna ha aggiudicato all’associazione temporanea di imprese Gdm Costruzioni spa di Milano e Gianni Benvenuto spa di Como i lavori di adeguamento e parziale ricostruzione del Tribunale dell’Aquila, notevolmente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009. Il finanziamento proveniente con fondi assegnati dal Governo per la ricostruzione dell’Aquila è di 19.113.366 di euro. L’appalto è stato aggiudicato in ritardo anche se il provveditore interregionale alle Opere pubbliche di Abruzzo, Lazio e Sardegna, Donato Carlea, ha spiegato, in occasione dall’aggiudicazione, che “grazie all’intesa perfetta tra presidenza della Corte d’Appello e provveditorato, con l’impegno della commissione di gara, si è potuto raggiungere questo importante traguardo nel pieno rispetto degli impegni assunti e nei tempi indicati”.

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