G8 dell’Aquila: Verdini e Fusi davanti al Gup il 12 aprile

Il giudice per le udienze preliminari del tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, ha fissato per il 12 aprile prossimo l’udienza preliminare per uno coordinatore nazionali del Pdl, Denis Verdini, e per l’imprenditore fiorentino Riccardo Fusi, presidente dimissionario della Btp, per i quali la Procura distrettuale antimafia aveva chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sugli […]

Il giudice per le udienze preliminari del tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, ha fissato per il 12 aprile prossimo l’udienza preliminare per uno coordinatore nazionali del Pdl, Denis Verdini, e per l’imprenditore fiorentino Riccardo Fusi, presidente dimissionario della Btp, per i quali la Procura distrettuale antimafia aveva chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il G8 dell’Aquila e per la ricostruzione post-terremoto. I due devono rispondere dell’accusa di tentativo di abuso dìufficio. Il Gup dovrà decidere se i due saranno processati. Nell’ambito dello stesso filone, la Procura ha invece chiesto al Gip l’archiviazione per il costruttore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio Federico II, anche lui indagato nella fase della indagini. Le indagini hanno ruotato sugli appalti del Consorzio Federico II, appositamente costituito dopo il terremoto del 6 aprile 2009 per partecipare alla gestione dell’ emergenza e alla ricostruzione, del quale fanno parte, oltre a Fusi e Barattelli, gli altri due imprenditori aquilani Marinelli e Vittorini. Coordinate dal procuratore distrettuale, Alfredo Rossini, e dal sostituto procuratore Olga Capasso – distaccata nel capoluogo abruzzese dalla Direzione nazionale antimafia (Dia) per rafforzare la lotta alle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione – le indagini hanno cercato di dimostrare che Verdini, attraverso le sue influenti amicizie politiche, avesse favorito il Consorzio nell’aggiudicazione di appalti. Ma i riscontri hanno dimostrato che il Consorzio non ha mai preso affidamenti diretti dalla Protezione civile nazionale che ha gestito il G8 dell’Aquila e la fase dell’emergenza terremoto. Fra i tre indagati, Barattelli è stato l’unico ad aver reso una deposizione spontanea e ad avere accettato l’interrogatorio dei Pm ai quali ha fornito un’ampia documentazione. Verdini e Fusi non si sono mai presentati all’Aquila: a pesare sulla richiesta di rinvio a giudizio dei Pm sarebbe stata, sempre secondo quanto si è appreso, il vecchio rapporto di affari e amicizia tra Fusi e Verdini ai tempi in cui quest’ultimo era presidente del Credito Cooperativo fiorentino. L’inchiesta aquilana prese impulso dalle intercettazioni telefoniche acquisite nell’ambito delle indagini della Procura di Firenze sugli appalti per i Grandi eventi e per il G8 della Maddalena.

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