Ancora record benzina causa effetto Libia

Carburanti ancora più cari nei distributori italiani, con gli aumenti decisi da Esso, Ip, Q8, Tamoil e TotalErg, portando nel Mezzogiorno la benzina a punte massime di 1,611 euro al litro. L’aumento prosegue sull’ effetto Libia, segnala il Quotidiano energia, indicando il rincaro di Esso (0,5 cent su benzina e diesel), IP, Q8 e Tamoil […]

Carburanti ancora più cari nei distributori italiani, con gli aumenti decisi da Esso, Ip, Q8, Tamoil e TotalErg, portando nel Mezzogiorno la benzina a punte massime di 1,611 euro al litro. L’aumento prosegue sull’ effetto Libia, segnala il Quotidiano energia, indicando il rincaro di Esso (0,5 cent su benzina e diesel), IP, Q8 e Tamoil (0,5 sulla benzina e 1 cent sul diesel) e TotalErg (0,7 sulla sola benzina). Quanto alle macroaree, alle punte che nel Mezzogiorno vedono la benzina a 1,611 euro/litro, si contrappone il Nord-Est dove le compagnie si mantengono poco
oltre 1,55 euro/litro con punte minime di 1,52 euro/litro.  Sull’aumento del prezzo del petrolio, e quindi indirettamente dei carburanti, pesano la speculazione internazionale e il cambio euro-dollaro, spiega il presidente dell’Unione petrolifera Pasquale De Vita.

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