Consegnata alla Corte Costituzionale la domanda sul riesame del decreto salva–banche

Lo avevano annunciato e non perdono tempo quelli della Federcontribuenti. Del resto il tempo che resta per fermare  il decreto salva banche è davvero agli sgoccioli. « Questa mattina – annuncia Carmelo Finocchiaro presidente dell’organizzazione – abbiamo  richiesto alla Corte Costituzionale, la rimessione della norma inserita nel pacchetto Milleproroghe.» Mossa ritenuta necessaria in quanto il […]

Lo avevano annunciato e non perdono tempo quelli della Federcontribuenti. Del resto il tempo che resta per fermare  il decreto salva banche è davvero agli sgoccioli. « Questa mattina – annuncia Carmelo Finocchiaro presidente dell’organizzazione – abbiamo  richiesto alla Corte Costituzionale, la rimessione della norma inserita nel pacchetto Milleproroghe.» Mossa ritenuta necessaria in quanto il Senato e la Camera hanno ignorato, appoggiando il salva banche,  ben due sentenze della Corte di Cassazione a Sezioni Unite  le quali, lo ricordiamo,  riconoscevano il diritto degli utenti bancari ad ottenere la restituzione degli interessi anatocistici, cioè, il rimborso degli interessi pagati su altri interessi bancari.  Il punto cruciale di questa norma, sta nel fatto che una volta tramutata in legge,  centinaia e centinaia di cause già  avviate da parte dei contribuenti finiti sul lastrico grazie alla pratica anatocistica, perderanno le cause e dovranno pagare le spese processuali, oltre al danno, la beffa. Come è possibile legiferare andando nell’esatta opposta direzione della Corte di Cassazione?  « Si tratta di un vero e proprio furto ai danni dei cittadini consumatori e di un ingiusto regalo alle banche, perpetuato attraverso l’introduzione di una norma palesemente illegittima».Sulla base di queste considerazioni, l’avv. Massimo Melpignano, Segretario Generale di Federcontribuenti, tutelando gli interessi degli  utenti bancari, ha proposto questione di legittimità costituzionale della norma “salva-banche” contenuta nel Milleproroghe, dinnanzi alla Corte Costituzionale. L’udienza è stata rinviata al 28 giugno 2011, sede in cui il Giudice titolare dovrà decidere su tale istanza. Ricordiamo agli italiani che tale battaglia  deve interessarli tutti; primo perchè tutti hanno  almeno un conto corrente bancario attivo; secondo perchè il principio nel quale ha operato il Governo è palesemente  incostituzionale e un governo che non legifera tenendo conto delle  sentenze  è un governo pericoloso. Se a qualcuno sfuggisse l’importanza di una sentenza della Cassazione o il suo ruolo fondamentale all’interno di uno Stato giusto ed imparziale, lo ricordiamo noi: La Corte Suprema di Cassazione è il giudice di ultima istanza in Italia. L’articolo 65 dell’ordinamento giudiziario Regio Decreto 30 gennaio 1941, n° 12 definisce il compito della Cassazione in questo modo: «La Corte Suprema di Cassazione assicura l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge». Nel mentre la Corte Costituzionale è l’organo  in grado di accertare l’illegittimità delle scelte operate dal legislatore ordinario. « I poteri delle camere legislative sono definiti e limitati; la Costituzione è stata posta per iscritto per evitare che questi poteri siano mal compresi o dimenticati. La Costituzione è una legge superiore, non modificabile con mezzi ordinari. Un  atto legislativo contrario alla Costituzione non è legge» .La Federcontribuenti resta a disposizione del Governo e dei cittadini italiani.

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