Regioni a lavoro sul federalismo, evitare tagli ai trasporti

L’accordo di dicembre siglato da Regioni e Governo nel dicembre scorso “deve essere concretizzato da parte del’esecutivo” mentre le Regioni sono impegnate a gestire i tagli che, senza i 425 mln di euro promessi dal Governo, potrebbero abbattersi sui trasporti. “E’ indispensabile che questa questione si risolva per consentire di dare servizi ai cittadini”. Il […]

L’accordo di dicembre siglato da Regioni e Governo nel dicembre scorso “deve essere concretizzato da parte del’esecutivo” mentre le Regioni sono impegnate a gestire i tagli che, senza i 425 mln di euro promessi dal Governo, potrebbero abbattersi sui trasporti. “E’ indispensabile che questa questione si risolva per consentire di dare servizi ai cittadini”. Il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Vasco Errani, al termine della seduta odierna, torna a ribattere sugli stessi punti su cui si sofferma da giorni. E’ di ieri sera l’incontro con il governo sul federalismo fiscale e il rispetto dell’accordo di dicembre. “I ministri hanno detto che vogliono rispettare l’accordo? – ha chiesto Errani – benissimo, bisognerà fare gli atti relativi. Attendiamo di capire cosa succederà nei prossimi giorni”. Sulla stessa linea il governatore della Campania, Stefano Caldoro: “Il governo ci ha rassicurato, ha detto che rispetterà gli impegni; siamo in attesa dei fatti”. Più ottimista il coordinatore degli assessori al Bilancio delle Regioni, Romano Colozzi. “Il governo ha confermato la volontà di onorare l’accordo, è questo l’importante. Il punto – ha spiegato l’assessore – è che i 425 milioni per finanziare il trasporto pubblico locale non vengano conteggiati nel Patto di stabilità. Si sta cercando lo strumento per sostenere il costo del trasporto pubblico locale all’interno delle compatibilità finanziarie concordate con l’Europa. Il problema sta soprattutto nel Patto di stabilità che, come è noto, ha vincoli rigidi”. Intanto un colpo al federalismo sembra darlo anche l’Unione delle Province d’Italia, impegnata a Bari ai lavori dei Consiglio direttivo. “Il Governo e il Parlamento assicurino alle Province la necessaria attenzione nella definizione dei decreti sull’autonomia tributaria: non vorremmo che la nostra disponibilità alla collaborazione fosse fraintesa e che si desse per scontato l’approvazione delle Province”, ha messo in guardia il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione. “‘Il decreto sul federalismo – ha proseguito Castiglione – non riguarda solo le Regioni. Si sta decidendo anche il futuro assetto delle Province, le risorse su cui queste istituzioni potranno fare conto, la capacita’ o meno che avranno di potere godere di una autonomia finanziaria in grado di assicurare in futuro il governo e lo sviluppo dei territori”. E il direttivo dell’Upi, in un ordine del giorno, ha sollecitato un incontro con il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, con il presidente della Commissione Bicamerale per il federalismo fiscale Enrico La Loggia e con i relatori di maggioranza e minoranza. Sul fronte dei comuni, oggi il sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, ha sottolineato come nel 2011 la riduzione dei trasferimenti erariali ai Comuni è di 1,5 miliardi, e “con questo impianto di federalismo si porterà gli enti locali ad aumentare il prelievo fiscale e a peggiorare i servizi”. E di federalismo oggi è tornato a parlare il presidente del Senato, Giuseppe Schifani, per il quale ricucirà le fratture: “la ricomposizione delle molte fratture che insidiano l’Italia non può che passare per la valorizzazione delle autonomie, sia sul piano istituzionale che fiscale, anche se questo processo accrescerà la responsabilità degli enti locali e degli amministratori”. Critico il leader Udc Pierferdinando Casini “Io penso che crei solo confusione e che anche gli amministratori locali capiranno che che si è partorito un topolino”, mentre il leader del Pd Pierluigi Bersani ha rinnovato il suo credo nell’utilità del federalismo ma a patto che sia “solidale”. “Sulle grandi questioni in Parlamento ho visto più unità che divisioni; sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono”, è il convincimento del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che ha partecipato, con Bersani e Casini, al convegno “150 anni di Italia, Unità da compiere” organizzato dalla Fondazione Liberal.

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