Colpita rete internazionale di pedofilia, 184 arresti

Centottantaquattro arresti in 14 Paesi e 670 indagati. 230 i bambini vittime di abusi sessuali. Sono i numeri dell’operazione “Rescue”, condotta dalla Polizia postale di Catania, che ha colpito gli “ideologi” della pedofilia, i cui sostenitori avevano un loro sito internet in Olanda, ora oscurato da Europol, con oltre 70 mila iscritti nel mondo. I […]

Centottantaquattro arresti in 14 Paesi e 670 indagati. 230 i bambini vittime di abusi sessuali. Sono i numeri dell’operazione “Rescue”, condotta dalla Polizia postale di Catania, che ha colpito gli “ideologi” della pedofilia, i cui sostenitori avevano un loro sito internet in Olanda, ora oscurato da Europol, con oltre 70 mila iscritti nel mondo. I Paesi coinvolti nell’inchiesta – coordinata dalla Procura distrettuale etnea, in collegamento con Europol, e scaturita da una segnalazione dell’Associazione Meter di Avola (SR) – sono Australia, Belgio, Canada, Grecia, Islanda, Italia, Olanda,Nuova Zelanda, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Gli italiani coinvolti sono 18, indagati per divulgazione di materiale pedopornografico e per apologia di delitto. Uno di essi, uno studente calabrese di 24 anni, è stato arrestato per produzione di materiale pedo-pornografico e avrebbe abusato di un bambino siciliano di 8 anni conosciuto in un’altra regione durante una vacanza. La scoperta è stata fatta dall’analisi del materiale informatico trovato dalla Polizia postale durante una perquisizione domiciliare. La famiglia della vittima, che è stata sentita dalla magistratura, è completamente estranea alla vicenda. Perquisizioni sono state eseguite in 14 città italiane: Bari, Bergamo, Como, Cuneo, L’Aquila, Milano, Monza, Napoli, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Torino, Varese, Venezia e Udine. Molti indagati hanno confermato di essere utenti iscritti al sito pedofilo. Sono impiegati, professionisti, studenti, un pensionato, un seminarista, un allenatore di basket per bambini, e hanno un’età media di 30 anni. All’individuazione degli italiani iscritti al sito si è arrivati tramite un’attività di indagine, svolta sotto copertura dagli agenti, dopo che la polizia olandese aveva arrestato il gestore del sito e acquisito i dati. “Boylovers.net” raggruppava i pedofili di tutto il mondo. Era il sito dei “teorici” che promuovevano il sesso con minori e incitavano eventuali adepti ad accendere una candela blu durante la giornata dedicata alla celebrazione, che cadeva alla fine di giugno. In una conferenza stampa a Catania, alla presenza dei vertici della Procura, il questore Domenico Pinzello e il capo della Polizia postale etnea Marcello La Bella hanno affermato che le indagini vanno avanti per vagliare altri aspetti della inquietante vicenda. “L’Olanda – ha detto il procuratore aggiunto Marisa Scavo – si è decisa a collaborare perché si è verificato un fatto concreto, e cioé l’arresto del gestore del sito. Non è stata tanto una iniziativa autonoma delle autorità, ma la conseguenza immediata dell’arresto”.

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