Libia: ”No-fly zone”, l’Italia e la Risoluzione Onu

L’Italia si appresta ad esaminare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (n. 1973) che impone una ‘no fly zone’’ sui cieli della Libia e prevede “tutte le necessarie misure per proteggere la popolazione civile”, tranne un’invasione di terra. A Palazzo Chigi e’ previsto un vertice tra i vari ministri, i capi dei […]

L’Italia si appresta ad esaminare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (n. 1973) che impone una ‘no fly zone’’ sui cieli della Libia e prevede “tutte le necessarie misure per proteggere la popolazione civile”, tranne un’invasione di terra.
A Palazzo Chigi e’ previsto un vertice tra i vari ministri, i capi dei servizi di sicurezza e il vertice militare della Difesa mentre i ministri Franco Frattini e Ignazio La Russa saranno ascoltati dalle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato a Palazzo Madama.
Sul fronte internazionale e’ stato convocato nel quartier generale a Bruxelles il Consiglio Atlantico della Nato a livello di Rappresentanti permanenti e domani, sabato, potrebbe svolgersi un vertice tra Unione europea, Unione africana e Lega araba sulla Libia. La riunione al vertice era stata auspicata dal Ministro Frattini, martedi scorso, nel corso della Ministeriale G8 svoltasi a Parigi.
Il testo della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu e’ stato approvato con il voto favorevole di dieci Paesi: Francia, Gran Bretagna, Usa, Bosnia, Gabon, Nigeria, Sudafrica, Portogallo, Colombia e Libano. Si sono astenute Russia, Cina, entrambe con diritto di veto, oltre a Germania, Brasile e India.
Il testo esclude la possibilità di avere in Libia una “forza occupante”, ma contempla “tutte le misure necessarie” per la protezione dei civili. Queste misure prevedono in maniera esplicita l’istituzione della ‘no fly zone’. Per effetto della risoluzione vengono bloccate una serie di entità finanziare libiche come la Central Bank of Libya, la Libyan Investment Authority, la Libyan Foreign Bank, oltre che la Libyan National Oil Company. Inoltre tutti i voli di tipo commerciale da e per la Libia sono da ora vietati, esattamente come quelli militari.

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