Ricostruzione L’Aquila: convenzioni tra 26 Comuni e Atenei

Ventisei dei 57 Comuni del cratere del terremoto hanno sottoscritto convenzioni con università italiane e avviato la redazione dei piani di ricostruzione che, secondo una stima, saranno presentati entro sei mesi. E’ quanto emerso dal tavolo tecnico degli attori della ricostruzione svoltosi all’Aquila. Al confronto, che ha cadenza settimanale, con i sindaci hanno partecipato il […]

Ventisei dei 57 Comuni del cratere del terremoto hanno sottoscritto convenzioni con università italiane e avviato la redazione dei piani di ricostruzione che, secondo una stima, saranno presentati entro sei mesi. E’ quanto emerso dal tavolo tecnico degli attori della ricostruzione svoltosi all’Aquila. Al confronto, che ha cadenza settimanale, con i sindaci hanno partecipato il vice commissario per la ricostruzione, Antonio Cicchetti, e il coordinatore della struttura tecnica di missione, Gaetano Fontana. A fare il punto della situazione è il coordinatore dei piccoli Comuni dei cratere, Emilio Nusca, sindaco di Rocca di Mezzo (L’Aquila). “Ventisei comuni hanno sottoscritto convenzioni per il piano di ricostruzione con le università italiane, la restante parte dei comuni le stanno chiudendo. E’ un segnale importante che vogliamo dare al sistema Italia – spiega Nusca -, coinvolgendo alla ricostruzione gli enti pubblici, in questo caso le migliori università italiane”. A proposito dei piani di ricostruzione, Nusca ha chiarito che nel periodo che serve per la redazione dei piani, la ricostruzione comunque deve partire dove è possibile. “Il piano deve essere inteso come strumento elastico, quindi, mentre si lavora alla redazione, laddove possibile si deve lavorare e ricostruire – continua Nusca -, per questo abbiamo chiesto alle università progetti pilota per gli interventi possibili, anche dentro i centri storici in zone di particolare valenza”. Nusca ha definito positiva la riunione di oggi, non solo per “questo incoraggiante dato”, ma anche perché sono stati chiariti “i rapporti con la struttura tecnica di missione che deve continuare a essere nostra preziosa interlocutrice. Abbiamo chiarito le cose, sottolineando che comunque i Comuni non sono stati con le mani in mano, ma hanno lavorato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *