Abruzzo: Castiglione, sì a Macroregione Adriatica

La Regione Abruzzo guarda con interesse al progetto della Macroregione Adriatica che, in una prospettiva non molto lontana, rappresenta certamente una risposta alle comuni esigenze di rendere i territori regionali più forti e competitivi, con un maggior potere contrattuale sia nei confronti del Governo Italiano sia della Comunità Europea. “Pensiamo anche alla grande capacità di […]

La Regione Abruzzo guarda con interesse al progetto della Macroregione Adriatica che, in una prospettiva non molto lontana, rappresenta certamente una risposta alle comuni esigenze di rendere i territori regionali più forti e competitivi, con un maggior potere contrattuale sia nei confronti del Governo Italiano sia della Comunità Europea. “Pensiamo anche alla grande capacità di attrarre quei finanziamenti a Bando che, una volta esauriti i Finanziamenti Strutturali POR-FESR, saranno gli unici a poter arrivare dalla Comunità Europea. Naturalmente – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione – occorrono strumenti capaci di fare massa critica rispetto ad altre realtà europee. Certamente, i Poli di Innovazione potranno dire la loro, però per opere di grande respiro infrastrutturale o particolarmente strategiche occorre dotarsi di strumenti come le alleanze tra istituzioni regionali. La Macroregione Adriatica, con Marche, Abruzzo e Molise, va proprio in questa direzione”. “La Regione Abruzzo, contro ogni strumentalizzazione e iniziative da primi della classe – continua Castiglione – ha avviato nei fatti progetti concreti e sinergici, ne è la conferma l’accordo sottoscritto pochi giorni fa dal nostro presidente, Gianni Chiodi, con le istituzioni delle Marche e del Molise per la realizzazione della dorsale Pedemontana Marche-Abruzzo-Molise. Ma anche il progetto sull’Energia Powered va nella giusta direzione, cioé definire le strategie condivise dalle Regioni delle due sponde dell’Adriatico, università e privati, per scrivere le linee guida su come realizzare i Parchi Eolici del Mare Adriatico”.

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