Una Riforma Fiscale partecipata per una Italia a misura di Italiani

«Il 16 aprile a Roma chiamiamo a raccolta quanti vogliono un’Italia giusta. Dove la  legalità fiscale non diventi vessazione. Dove il potere delle Banche non determini la vita e la morte delle aziende e dei cittadini.» Poche e chiare le proposte che la  Federcontribuenti lancia  nel tentativo di risvegliare le coscienze assopite di quanti siedono […]

«Il 16 aprile a Roma chiamiamo a raccolta quanti vogliono un’Italia giusta. Dove la  legalità fiscale non diventi vessazione. Dove il potere delle Banche non determini la vita e la morte delle aziende e dei cittadini.» Poche e chiare le proposte che la  Federcontribuenti lancia  nel tentativo di risvegliare le coscienze assopite di quanti siedono al Parlamento e che hanno tra i vari doveri anche quello, univoco, di tutelare i cittadini: dodici proposte per riformare il fisco e dieci per  un sano rapporto con le banche. Un impegno importante e anche coraggioso considerato il momento di confusione politica e sociale che sta destabilizzando il Paese, tra  proclami di guerra e ritorno al nucleare. D’altro canto la vita vera ci porta ogni giorno a fare i conti con il fisco e con le banche, tra scadenze esattoriali e anatocismo. « L’Italia ha bisogno di un grande momento di partecipazione diretta da parte dei cittadini e delle imprese, – spiega il Presidente della Federcontribuenti -, dobbiamo obbligare il governo ad un confronto diretto con quanti si trovano a vivere situazioni di reale emergenza economica». Secondo la Federcontribuenti è possibile combattere l’evasione fiscale, aiutare imprese e famiglie e rilanciare l’economia Nazionale con poche semplici mosse, citiamo le più emblematiche: ristrutturazione dei debiti tributari con la possibilità per i contribuenti ed imprese di pagare  con  rate rispettose delle reali possibilità economiche di ognuno.Inutile imporre pagamenti che superano le possibilità economiche dei contribuenti. Riforma del sistema della riscossione delle misure cautelari e stop alle vessazioni e all’abuso del diritto da parte di  Equitalia.  Magistratura Tributaria indipendente dal Ministero dell’Economia e nessuna riduzione dei gradi di giudizio. Premialità per le imprese italiane che non delocalizzano all’estero. Agevolazioni fiscali  per le nuove imprese giovanili e per quelle con rilevanti progetti di innovazione tecnologica. Agevolazioni fiscali per tutto il comparto artigianale e del commercio di quartiere. Agevolazioni fiscali quinquennali per le imprese che abbiano proprietà e gestione a maggioranza femminile. Reinserimento dei crediti d’imposta automatici e stop a clik-Day. Mentre per quanto riguarda le banche: abolizione della norma sull’anatocismo bancario varato con il milleproroghe. Riforma delle Fondazioni Bancarie affinche’ divengano strumenti di sviluppo dei territori. Portabilità gratuità dei c/c bancari. Abolizione di costi aggiuntivi sulle scoperture extra fido e di commissioni “occulte” sui conti correnti bancari. Possibilità di apertura dei conti correnti e delle carte prepagate con Iban anche a protestati, senza il rilascio dei carnet di assegni. Divieto di partecipazione per i componenti dei CDA delle banche a piu’ Consigli di Amministrazione.Abbassamento delle soglie del tasso usuraio per il credito al consumo e prestiti personali.Incentivazione e semplificazione per la creazione di Società di Mutuo Soccorso, conferimento di poteri sanzionatori per il Garante dell’Utente Bancario. Insomma, la Federcontribuenti richiama la politica a rivedere un sistema fiscale, esattoriale e bancario che ha, da tempo, superato e minato la credibilità dello Stato, abusando di poteri in netto contrasto con i principi fondanti la Costituzione italiana. Basta vessazione, basta conflitti di interesse, basta legiferare senza anteporre ad ogni legge il bisogno degli italiani. «Chiamiamo a raccolta quante piu’ forze possibili per sostenere una riforma fiscale che parta dal basso e faccia proprie proposte di un fisco equo e giusto. In questi mesi il Governo ha istituito vari tavoli di lavoro sulla riforma fiscale senza dare voce alla società civile e al mondo delle imprese.  A cosa serve discutere tra potenti senza ascoltare chi subisce queste scelte? Noi vogliamo democratizzare la questione fiscale, renderlapartecipata perché in Italia finalmente diventi leva di sviluppo e di sostegno dell’economia».

Per quanti hanno a cuore il bene della Nazione l’invito è per il 16 aprile a Roma. Per avere informazioni sull’evento o per conoscere integralmente le proposte di riforma fiscale e bancaria ideate dalla Federcontribuenti, oppure, per richiedere consigli o aiuto, è possibile recarsi  nelle sedi regionali della organizzazione o raggiungerla a questi indirizzi: 0698356829 o scrivere al seguente indirizzo e-mail,  info@federcontribuenti.it.

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