Nocerino e l’altra Italia, a Kiev per il futuro

C’é l’ Ucraina, c’é un’altra Italia. Ci sono gli azzurri delle cosiddette seconde linee, quelli che nell’amichevole di martedì prossimo a Kiev si giocano il futuro. Uno di questi è Antonio Nocerino. Prandelli, che cambierà otto-nove elementi rispetto alla squadra che ha battuto la Slovenia, pensa decisamente al palermitano per un posto a centrocampo dove […]

C’é l’ Ucraina, c’é un’altra Italia. Ci sono gli azzurri delle cosiddette seconde linee, quelli che nell’amichevole di martedì prossimo a Kiev si giocano il futuro. Uno di questi è Antonio Nocerino. Prandelli, che cambierà otto-nove elementi rispetto alla squadra che ha battuto la Slovenia, pensa decisamente al palermitano per un posto a centrocampo dove non ci sarà sicuramente Thiago Motta, risparmiato in vista del derby di sabato prossimo. “Se oggi sono in nazionale il merito è di Delio Rossi: mi ha fatto crescere come giocatore e persona, gli sarò sempre grato”. Il derby di Milano condiziona le scelte di Prandelli anche in attacco dove verranno sostituiti Pazzini, che oggi si è allenato normalmente nonostante la botta al polso destro che ha fatto temere agli interisti di poterlo perdere per la sfida al Milan, e il rossonero Cassano. Con Nocerino il centrocampo avrà altre facce nuove rispetto alla sfida con la Slovenia: accanto al palermitano Prandelli potrebbe confermare uno tra Aquilani e Montolivo e inserire Marchisio. Il trequartista sarà Giovinco che sosterrà le punte Rossi e Gilardino. Prandelli cambia anche al difesa. Viviano in porta, gli esterni saranno Santon e Criscito con al centro l’ innesto di Gastaldello al fianco di uno tra Bonucci e Chiellini. A vedere le scelte di Prandelli, dove mancano i grandi nomi, pare un’Italia-2, ma Nocerino respinge questa definizione. “Noi non dobbiamo parlare, dobbiamo fare e rispondere sul campo a chi storce il naso e critica. L’obiettivo è migliorare partita dopo partita, siamo ad un buon punto e le gare contro Germania e Slovenia lo confermano. Questa è una nazionale nuova che vuole mettersi in mostra e vincere. Cercando di far cambiare idea a chi critica”. Intanto c’é chi lo indica come l’ erede di Gattuso, ma lui sceglie la via della modestia: “Rino è un monumento, per accostarmi a lui devo ancora lavorare e pedalare molto”. La sfida all’ Ucraina è un’occasione per dimostrare di saper ‘pedalare’ bene, per lui e per chi lotta per far parte stabilmente dei 22 di Prandelli. Vale per Giovinco, Santon, Gastaldello, Astori, Parolo: per tutti Kiev rappresenta una chance per cucirsi sul petto un po’ di azzurro. Nocerino la vive così, ma pensa anche al futuro del Palermo che è rappresentato dal derby col Catania e che ha come obiettivo un piazzamento che valga l’ Europa League. “Spero che a livello di campo vinca il Palermo, e fuori dal campo sia una festa, mentre per l’ Europa League sarà una sfida tra noi, la Juve e la Fiorentina”. E se l’ azzurro è merito di Delio Rossi, il presente e il futuro in rosanero è di Serse Cosmi. “E’ stato bravo a lavorare sulla testa di ognuno di noi, perché il problema del Palermo era psicologico”. Ma ora c’é da ‘servire’ Prandelli per conquistarsi un po’ d’azzurro.

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