Chiodi: in Abruzzo azione riformatrice forte, in 2 anni piu’ riforme che in 10

 “In due anni abbiamo fatto più riforme che nei 10 anni precedenti”. Così il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha commentato in una conferenza stampa il licenziamento della riforma dell’acqua e del piano sociale fatta dal Consiglio regionale nella seduta di venerdì scorso. “La nostra azione riformatrice è forte ed è destinata a mettere […]

 “In due anni abbiamo fatto più riforme che nei 10 anni precedenti”. Così il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha commentato in una conferenza stampa il licenziamento della riforma dell’acqua e del piano sociale fatta dal Consiglio regionale nella seduta di venerdì scorso. “La nostra azione riformatrice è forte ed è destinata a mettere l’Abruzzo al passo rispetto alle altre regioni” – ha continuato Chiodi – il quale nel merito della riforma del ciclo idrico integrato ha sottolineato che “sono stati centrati due grandi obiettivi: il mantenimento dell’acqua pubblica e l’avvio di una seria costruzione di un settore efficiente che abbia costi non gonfiati con una tariffa unica per tutti gli abruzzesi”. Secondo il presidente della regione la riforma dell’acqua basata su un unico ambito territoriale ottimale (Ato) “avrà una visione più vasta a livello regionale e prevederà investimenti unitari e l’utilizzo di economie di scala”. “Prima invece – ha proseguito Chiodi – ogni Ato aveva una società di gestione ed una sul patrimonio ed era caratterizzato da una gestione politica e non manageriale, infatti nel caso di Teramo, una era controllata dai Ds e l’altra dalla Margherita, un fatto inaccettabile”. Alla conferenza stampa non ha partecipato all’assessore regionale al ciclo idrico integrato, Angelo Di Paolo, colpito da un lutto familiare; presente invece l’assessore alla Promozione sociale, Paolo Gatti, il quale ha spiegato che il piano sociale 2011-2013 è caratterizzato da un finanziamento complessivo di 88 milioni di euro, di cui 25 provenienti dal fondo sociale europeo, 33 da fondi regionali e 30 da fondi statali. Gatti ha spiegato che nonostante il momento di difficoltà il piano sociale, l’unico possibile presenta elementi di innovazione e va nella direzione di tre priorità: anziani, disabili e bambini”, annunciando anche che saranno lanciati 24 bandi ai quali si potrà rispondere in partnerariato tra enti d’ambito, terzo settore e cooperative. Gatti ha inoltre sottolineato che per centrare l’obiettivo dell’integrazione socio-sanitaria ci sarà un tavolo che mirerà ad integrare gli ambiti sociali con i distretti sanitari. Infine l’assessore alla Promozione sociale ha annunciato altre due riforme: quella delle Ipab e il testo unico sul Welfare.

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