La pelle sentinella del nostro stato di salute. Congresso a Sorrento

La ricerca italiana nel campo della dermatologia è viva e sta ottenendo passi da gigante grazie all’interazione tra gli specialisti della disciplina e i professionisti che si occupano di altre patologie di confine. Grazie a questo scambio la ricerca riesce ad ottenere quei risultati capaci di migliorare la nostra vita quotidiana. E’ con questo spirito […]

La ricerca italiana nel campo della dermatologia è viva e sta ottenendo passi da gigante grazie all’interazione tra gli specialisti della disciplina e i professionisti che si occupano di altre patologie di confine. Grazie a questo scambio la ricerca riesce ad ottenere quei risultati capaci di migliorare la nostra vita quotidiana.
E’ con questo spirito che si è aperto all’Hilton Sorrento Palace il primo Congresso Nazionale di Scienze Dermatologiche presieduto dal prof. Fabio Ayala, direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Napoli Federico II.
Partecipazione da record con seicentocinquanta iscritti,centosessanta relatori e numerosi ospiti stranieri.
“La dermatologia – spiega il prof. Ayala – oggi comprende almeno una dozzina di sottospecialità differenti fra cui la istopatologia dermatologica la dermatologia pediatrica, geriatrica, allergologica e professionale, d’urgenza, oncologica, le infezioni sessualmente trasmissibili. E’ oramai articolata in vari settori e i professionisti di tutte queste sottospecializzazioni si stanno incontrando a Sorrento per scambiare le loro esperienze in tema di clinica, di terapia e di ricerca che in Italia è particolarmente viva”.
Nel congresso è stata sottolineata proprio l’importanza della pelle come modello di ricerca. A differenza di altri organi interni che non sono facilmente accessibili, la pelle è facilmente visibile ed oggi con piccoli prelievi, quelli che comunemente vengono definiti biopsie, rappresenta la possibilità di studiare infiammazioni,
allergie, tumori e quindi argomenti di ricerca che hanno importanza in tutto il mondo. “Sabato mattina – prosegue il prof Ayala – saranno premiati i due migliori progetti di ricerca, le migliori quattro comunicazioni e i migliori quattro poster presentati in occasione del Congresso”. Le maggiori novità in questo campo riguardano la nascita della nuova dermatologia di genere. “Il genere femminile e quello maschile sono diversi per tanti aspetti, per la qualità di vita, per il vissuto della propria pelle ma anche per le terapie che possono essere utilizzate in maniera differente a seconda del sesso”. Con l’avvicinarsi della stagione estiva l’occasione è stata utile per fare il punto sull’effetto benefico del sole in numerose condizioni di malattie cutanee, fermo restando che l’esposizione incondizionata e poco attenta non è comunque congrua, né idonea. Non soltanto farmaci, non soltanto nuovi cosmetici, ma anche nuove tecnologie, da quelle ben note da circa vent’anni come i laser in dermatologia, la capillaroscopia, le tecnologie più moderne come quella della
microscopia confocale, tecnica formidabile che permette senza alcuna invasività cutanea ad arrivare, anche se non a una grossa profondità, comunque ad approfondirsi nella cute sostituendosi in alcuni aspetti
all’istologia e quindi rendendo non necessari a volte anche i prelievi cutanei.

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