Immigrazione: a Ventimiglia, in gruppi per permessi

Al commissariato di Ventimiglia gli immigrati arrivano a gruppi di dieci: sono quasi tutti uomini, sono giovani, sono ordinati. Si lasciano aiutare dalle due mediatrici culturali della Cgil che oggi si sono fatte in quattro per dar loro una mano a compilare le richieste per il permesso di soggiorno temporaneo, il sospirato lasciapassare che dovrebbe […]

Al commissariato di Ventimiglia gli immigrati arrivano a gruppi di dieci: sono quasi tutti uomini, sono giovani, sono ordinati. Si lasciano aiutare dalle due mediatrici culturali della Cgil che oggi si sono fatte in quattro per dar loro una mano a compilare le richieste per il permesso di soggiorno temporaneo, il sospirato lasciapassare che dovrebbe permettere la libera circolazione in area Schengen. Ma per avere in mano il documento dovranno aspettare fino alla settimana prossima, forse mercoledì, forse anche oltre. E nell’attesa Mohamed, Yussef, Akmar e gli altri restano al centro d’accoglienza gestito dalla Croce Rossa italiana, che già da ieri sera ha tutti e 150 posti al completo. Per questo i responsabili della struttura cominciano ad essere preoccupati: “Se ne arrivano altri stanotte avremo delle difficoltà – dicono -. Da ieri non c’é più ricambio. Restano qui in attesa di ritirare il permesso o di fare domanda”. Sono state in tutto 40 le richieste presentate alla polizia di Ventimiglia, ma c’é anche chi, impaziente, ha scelto di tentare di nuovo l’avventura di passare da clandestino oltre frontiera. In dieci ce l’hanno fatta, col treno del mattino. Oggi infatti non ci sono stati respingimenti: un dato in netto contrasto con i giorni passati, quando gli accompagnamenti della gendarmerie avevano raggiunto anche quota 25 al giorno. A dire basta con la linea dura del governo Sarkozy anche un presidio di protesta in Francia, a Mentone, subito oltre confine. Invece per domani pomeriggio il coordinamento regionale di Forza Nuova ha annunciato una manifestazione al valico di Ponte San Ludovico, per “opporsi in modo fermo e netto all’arrivo e alla permanenza dei nord africani”. E mentre a Lampedusa continuano gli sbarchi, nelle varie questure italiane le procedure per le richieste del permesso temporaneo vanno avanti. In Toscana si stanno completando le operazioni e dopo la presentazione delle domande presso le varie questure, i migranti vengono riaccompagnati nei 22 centri allestiti sul territorio. In alcuni, dove la struttura lo permette, si riesce anche a fare una partita a calcio. A Torino sono liberi di circolare circa 80 tunisini ospitati fino a stamani nel Cie. Anche per loro sono state completate le procedure per la concessione del permesso di soggiorno temporaneo e così è stata resa disponibile circa la metà dei posti del centro. I 700 tunisini ospitati nella struttura di accoglienza di Cagliari da alcuni giorni sono in giro per la città in attesa del permesso. Una volta ottenuto potranno, se lo vorranno, lasciare l’isola ed il centro potrà essere utilizzato per altri immigrati. Il decreto che definisce la concessione del permesso per motivi umanitari della durata di sei mesi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, offre la possibilità di fare richiesta entro otto giorni da ieri.

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