Berlusconi: PM irresponsabili, accuse assurde

In serata, Silvio Berlusconi è poi tornato sul nodo processi e giustizia durante una cena con i parlamentari lombardi nella villa di Lesmo. “E’ da irresponsabili chiedere al presidente del Consiglio di farsi giudicare su fatti inesistenti – ha detto, secondo quanto riferito – mentre i giudici dovrebbero dedicarsi totalmente a servire il nostro Paese”. […]

In serata, Silvio Berlusconi è poi tornato sul nodo processi e giustizia durante una cena con i parlamentari lombardi nella villa di Lesmo. “E’ da irresponsabili chiedere al presidente del Consiglio di farsi giudicare su fatti inesistenti – ha detto, secondo quanto riferito – mentre i giudici
dovrebbero dedicarsi totalmente a servire il nostro Paese”. “Non chiedo l’impunità” – ha aggiunto – ma “chi governa deve governare”. Senza Fini e Casini “possiamo fare le riforme”. Infine, una proposta: “estrarre a sorte i componenti del Csm” quale “unico metodo per evitarne la politicizzazione”.

Ieri in aula si è sfogato con i giornalisti, come s ilegge in una nota del tgcom,  attaccando i magistrati, definendo “risibili, infondate e demenziali” le accuse contro di lui e “surreale e una perdita di tempo” la mattinata trascorsa al palazzo di Giustizia. Silvio Berlusconi, per la prima volta presente come imputato al processo Mediaset, ha poi affrontato anche il caso Ruby. “L’ho pagata per aiutarla e non farla prostituire”, ha detto il premier.
Prima dell’apertura dell’udienza e durante una pausa, Berlusconi ha trasformato l’aula della Corte d’Assise d’Appello in una sorta di palco. Non si è risparmiato nemmeno qualche scambio di battute al vetriolo con il pm Fabio De Pasquale. Arrivato poco prima dell’apertura dei “lavori” (in piazza, ad accoglierlo, c’era una folla di sostenitori) il Presidente del Consiglio, doppiopetto blu e medico personale al seguito, dopo grandi strette di mano con gli avvocati difensori, si è avvicinato ai cronisti e prima dell’ingresso del collegio presieduto da Edoardo D’Avossa – che per altro ha poi lodato sostenendo di aspettarsi “un giudizio sereno e obiettivo” – non ha esitato a lanciare bordate contro i suoi accusatori.
Ha cominciato ironizzando: “Siccome c’è da fare poco al governo, sono qui a trovare un’occupazione”. Pochi secondi dopo ha alzato i toni: si va dalle “accuse inventate e demenziali al fango incredibile che viene gettato, pazienza su di me che sono un ricco signore, ma su tutto il Paese”; dalla “magistratura che lavora non per il Paese ma contro il Paese”, alle intercettazioni “che non possono essere utilizzate in un Paese civile: non fanno fede né per l’accusa né per la difesa perché sono manipolabili. Basta che si tagli una frase e sembra che il resto sia corretto”.

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