Prima Nazionale della passione giullaresca aquilana “Ore plangamo de lu Siniore”

Ancora pochissimi biglietti in  vendita per la Prima Nazionale della passione giullaresca aquilana “ORE PLANGAMO DE LU SINIORE” che debutta oggi, sabato 16 aprile 2011, alle ore 16,00 ed alle ore 21,00 nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila, per la stagione Teatrale Aquilana organizzata dal TSA, con la collaborazione dell’ATAM. Prodotto dal […]

Ancora pochissimi biglietti in  vendita per la Prima Nazionale della passione giullaresca aquilana “ORE PLANGAMO DE LU SINIORE” che debutta oggi, sabato 16 aprile 2011, alle ore 16,00 ed alle ore 21,00 nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila, per la stagione Teatrale Aquilana organizzata dal TSA, con la collaborazione dell’ATAM. Prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo e dall’Istituto Abruzzese di Storia Musicale con la collaborazione dei Solisti Aquilani e dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, e il patrocinio della Curia Arcivescovile dell’Aquila, va in scena la più antica Passione italiana in volgare, primo spettacolo in tempi moderni a recuperare l’uso di un Crocifisso nelle sue valenze originarie. La ricostruzione musicale e la drammaturgia sono di Francesco Zimei (dal manoscritto n. 1 dell’Archivio Diecesano Aquilano “Codice di Celestino V”), in scena la compagnia Hora Decima: Lucilla Galeazzi, Marta Ricci, Nora Tigges, Goffredo Degli Esposti, Luca Della Casa, Gabriele Russo, Enea Sorini. La scultura scenica è di Paolo Iacomino, i costumi di Giovanna Di Matteo, i movimenti scenici di Lorenzo D’Amico, la consulenza storico-artistica di Germano Boffi , la consulenza linguistica di Enrico Zimei. Lo spettacolo, della durata di circa un’ora, ha una geometria di tipo cruciforme: aperto e concluso da un conductus – recante, nella scena finale, il feretro del Cristo morto –, sfruttando dunque la navata centrale in senso longitudinale, sarà ambientato, secondo il tipico anacronismo medievale, davanti all’altare centrale, avendo come fulcro il Crocifisso e gli altri personaggi disposti ai suoi lati, sempre secondo l’iconografia del periodo. L’imponente produzione nasce nell’ambito di “Progetto Abruzzo” che vede il TSA promotore ed incubatore delle più vitali iniziative culturali del nostro territorio: sul palcoscenico quindi un esempio della nuova attività dell’ente teatrale regionale in collaborazione con le amministrazioni provinciali di Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo. Oltre al suo enorme valore storico-culturale, questo spettacolo vuole essere un simbolo della rinascita dell’Aquila dopo il devastante sisma del 6 aprile 2009.

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