Serie A: Lazio da Champions, bye bye Juve

Bruciate nell’inconsueto, ricco prologo del sabato tre partite di cartello, la 33/a giornata di campionato si attaglia oggi alle ambizioni Champions della Lazio, che, affermandosi inequivocabilmente a Catania per 4-1, consolida il suo quarto posto, a 60 punti, 11 dal Milan capolista che ieri, battendo una sempre piu” traballante Sampdoria, ha allungato sull’Inter, sconfitta a […]

Bruciate nell’inconsueto, ricco prologo del sabato tre partite di cartello, la 33/a giornata di campionato si attaglia oggi alle ambizioni Champions della Lazio, che, affermandosi inequivocabilmente a Catania per 4-1, consolida il suo quarto posto, a 60 punti, 11 dal Milan capolista che ieri, battendo una sempre piu” traballante Sampdoria, ha allungato sull’Inter, sconfitta a Parma.

E per i blucerchiati il ritorno a Genova e’ stato drammatico: sono stati attaccati da un gruppo di ultra’, che hanno colpito il loro pullman con sassi e bastoni ed hanno minacciato di morte i giocatori in caso di retrocessione.

A Catania, la formazione di Edy Reja e’ andata in vantaggio con Hernanes al 40′; in apertura di ripresa pareggia per i rossazzurri Schelotto, ma da li’ in avanti i biancocelesti premono sull’acceleratore. Vanno in rete Mauri e Floccari, prima che, al 45′, metta il suggello il ‘reprobo’ Zarate – inizialmente escluso dopo il ritardo di ieri all’allenamento – con una pregevole punizione dal limite. Ora, per il Catania dell’ex Simeone, a 4 punti dalla terzultima (la Samp), la strada e’ in salita.

La Domenica delle Palme non arride invece a una scialba Juventus, che non va oltre lo 0-0 con la Fiorentina e saluta definitivamente il massimo torneo europeo. Sfida carica di acrimoniosa rivalita’ e vecchi veleni, la partita del Franchi, alla fine, scorre tranquilla e nessuno ha granche’ da recriminare. I padroni di casa ci provano di piu’, ma, per errori e sfortuna, non riescono a violare la porta bianconera. A match concluso, i tifosi fischiano in modo equanime entrambe le squadre e un gruppetto contesta il tecnico viola Mihajlovic.

In zona retrocessione, lo scontro diretto Cesena-Bari vede prevalere i romagnoli per 1-0 (gol di Bogdani) e i pugliesi rimanere fanalino di coda a 21 punti, 9 meno del Brescia, battuto con un rotondo 3-0 a Marassi dal Genoa (gol di Rafinha e Antonelli, piu’ autorete di Berardi). Per il Bari in B manca ormai solo la matematica, mentre le Rondinelle fanno la corsa sui blucerchiati, che hanno due punti in piu’.

Tira un sospiro di sollievo il Lecce, che in zona Cesarini (4′ di recupero) raggiunge il pareggio con il Cagliari dopo essere stato sotto per 1-3. Salvatore della patria e’ Corvia, mentre per i sardi si segnala la doppietta di Acquafresca. I rossoblu’ lamentano l’occasione sprecata, mentre i salentini ora navigano in acque piu’ tranquille.

A Verona il Chievo, tradizionalmente coriaceo in casa, batte con un gol per tempo (Constant e Marcolini) un Bologna in fase calante, tanto da far dire ad Alberto Malesani: ”Abbiamo toccato il fondo”. I veneti sono ormai quasi salvi, mentre i rossoblu’, al sicuro, vogliono finire il campionato con onore.

L’attesa e’ ora per il posticipo di stasera al San Paolo, dove il Napoli riceve l’Udinese, squadra rivelazione di un buon tratto di campionato e che cerchera’ di riscattare la sconfitta casalinga della settimana scorsa con la Roma. Quale che sia il risultato, gli azzurri di Mazzarri conserveranno il secondo posto, alle spalle del Milan. Per loro, il sogno continua.

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