Bollywood sulla Croisette

Oltre ad una nutrita presenza italiana, Cannes quest’anno rende omaggio a Bollywood: il grande cinema indiano d’autore, con le sue danze ed i suoi colori sgargianti, proiettando fuori competizione il film The greatest love story ever told, prodotto dal regista Shekhar Kapur appositamente per la 64/a edizione della kermesse. Il progetto e’ nato proprio da […]

Oltre ad una nutrita presenza italiana, Cannes quest’anno rende omaggio a Bollywood: il grande cinema indiano d’autore, con le sue danze ed i suoi colori sgargianti, proiettando fuori competizione il film The greatest love story ever told, prodotto dal regista Shekhar Kapur appositamente per la 64/a edizione della kermesse. Il progetto e’ nato proprio da un’idea del regista diventato celebre nel ’98 con ‘Elisabeth’ (con Cate Blanchett nel ruolo della regina d’Inghilterra). Kapur, tra i membri di giuria dello scorso Cannes, ha avuto l’idea di realizzare un film che riunisca tutti i più bei momenti della storia dei musical indiani. Il film è  una sorta di remix di 81 minuti dei momenti più significativi della storia di Bollywood. A dare una mano a Kapur,  altri due registi, l’indiano Rakeysh Omprakash Mehra e l’americano Jeff Zimbalist. Questo tipo di cinema, ha scritto Kapoor che Bollywod: “O la si adora o la si detesta. Chi l’identifica con qualcosa di arretrato chi con qualcosa di definitivamente moderno, ma  non possiamo farne a meno”. L’industria cinematografica indiana, definita con il termine Bollywood, dalla fusione di Bombay ed Hollywood, è una delle cinematografia più importanti del mondo; poco conosciuta al di fuori dei confini dell’India, ha un mercato notevole, fatto di centinaia di pellicole prodotte ogni anno, migliaia di sale di proiezione e uno star-system ricco di attrici ed attori di notevole popolarità. Il primo film sonoro esce nel 1931, diretto da Ardeshir Irani: si intitola Alam Ara di cui sfortunatamente non sono pervenute copie. Intorno agli anni trenta cominciarono a nascere i primi studios cinematografici, i più importanti furono il New Theatres di Calcutta, Prabhat nella città di Pune e il Bombay Talkies. Due registi di rilievo di questo periodo, Debaki Bose e Pramathesh Chandra Barua lavorano nello studio New Theatres. Per quello che riguarda Bombay Talkies, ebbe una grande importanza per il cinema indiano, qui si formarono attori come Dilip Kumar e Raj Kapoor. Già verso la fine del decennio gli studios cedettero il posto a compagnie di produzione create dagli stessi registi, nascono RK Films di Raj Kapoor e Mehboob Productions del regista Mehboob Khan. Negli ultimi anni l’industria cinematografica si è classificata tra le più importanti nel mondo; con mille pellicole prodotte ogni anno Bollywood supera anche l’industria cinematografica hollywoodiana. I risultati, molto spesso, sono di gran pregio; nel 2000, Uttara di Buddhadeb Dasgupta conquista il premio per la migliore regia. Nel 2001 Mira Nair conquista a Venezia il Leone d’Oro con il film Monsoon Wedding. Tra i registi più rappresentativi degli ultimi anni si ricordano, inoltre, Shekhar Kapur, Deepa Mehta e Nagesh Kukunoor. Ultimamente Bollywood è sbarcata anche in Italia, dove le scene dell’ultimo film “Bachna Ae Haseeno”, che in hindi significa “Salvarsi è Facile”, sono state girate tra Roma, Capri, Venezia, sulla costa Garganica di Mattinata (FG), precisamente presso la Baia dei Faraglioni dove le ultime struggenti scene del film hanno come sfondo i due monoliti garganici, Alberobello e Santa Cesarea Terme nel Salento. Il film è uscito nelle sale di tutto il mondo il 15 agosto 2008, riscuotendo un grande successo. Lo scorso 8 aprile, al Nice Acroplis, sulla Costa Azzurra, La Fabuleuse Histoire de Bollywood,  uno spettacolo di danza straordinario, con 30 attori e cantanti, ha dato il via al’evento sulla Croisette.

Carlo Di Stanislao

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *