Inchiesta “Collabora”: iniziati gli interrogatori

Primi interrogatori sul caso “Collabora spa” in cui sono implicate dodici persone, sospettate a vario titolo di truffa, abuso di ufficio e falso in bilancio ai danni della Provincia dell’Aquila, come evidenziato dalla complessa indagine del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle dell’Aquila. Una frode messa a punto dall’amministratore delegato della società, Vittorio Ricciardi, […]

Primi interrogatori sul caso “Collabora spa” in cui sono implicate dodici persone, sospettate a vario titolo di truffa, abuso di ufficio e falso in bilancio ai danni della Provincia dell’Aquila, come evidenziato dalla complessa indagine del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle dell’Aquila. Una frode messa a punto dall’amministratore delegato della società, Vittorio Ricciardi, che, d’intesa con gli organi di amministrazione, nascondendo il dissesto societario, avrebbe gonfiato il valore delle quote di Collabora spa, poi cedute all’Ente, per oltre 300 mila euro. Si tratta di interrogatori cui hanno chiesto di essere sottoposti alcuni degli indagati per chiarire la loro posizione nei venti giorni tra l’avviso di conclusione delle indagini e le richieste di rinvio a giudizio del pubblico ministero: un’ultima chance per convincere gli inquirenti della propria innocenza e uscire dall’inchiesta. Nei giorni scorsi, a chiedere di essere interrogati sono stati gli indagati Di Benedetto, Di Pancrazio e Martella. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Massimo Carosi, ha chiarito dinanzi ai pm Antonietta Picardi e David Mancini la propria posizione, quella di non avere mai redatto alcuna relazione perché era un revisore esterno. Gli altri indagati si sono limitati a presentare memorie difensive e, come Carlo Benedetti, a presentare tutta la documentazione richiesta dagli organi investigativi. Oltre a Vittorio Ricciardi sono accusate di truffa altre sette persone. Si tratta di Carlo Benedetti, Giovanni Di Pangrazio, Carla Mastracci, Quirino Bisegna, Maria Vittoria Bressan, Fabio Ranieri e Omero Martella. Ricciardi è indagato nella veste di ammnistratore, gli altri quali componenti del collegio sindacale, la Mastracci in qualità di sindaco e Martella in quella di revisore dei conti. A loro carico si sostiene una falsa rappresentazione contabile nei bilanci ai danni della Provincia al momento della trasformazione di Collabora spa in società “in house”. Il dirigente provinciale Vincenzo Mazzotta è indagato per abuso di ufficio per avere conferito incarichi diretti a Collabora Spa in violazione di una norma comunitaria che prevede una gara pubblica; indagati per abuso di ufficio i dirigenti provinciali Andrea Gentileschi e Michela Leacche sempre per avere conferito un incarico diretto a Collabora spa mentre sarebbe stata necessaria la gara pubblica.

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