Melania Rea era già stata al Bosco delle Casermette

 Carmela Melania Rea era già stata al Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo) dove il 20 aprile scorso è stata ritrovata cadavere. L’avrebbe rivelato – secondo quanto riferiscono oggi alcuni quotidiani – il marito Salvatore Parolisi ad un amico, a sua volta sentito dai carabinieri di Ascoli quale persona informata sui fatti. Sarebbe […]

 Carmela Melania Rea era già stata al Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo) dove il 20 aprile scorso è stata ritrovata cadavere. L’avrebbe rivelato – secondo quanto riferiscono oggi alcuni quotidiani – il marito Salvatore Parolisi ad un amico, a sua volta sentito dai carabinieri di Ascoli quale persona informata sui fatti. Sarebbe accaduto una decina di giorni prima della scomparsa avvenuta il pomeriggio del 18 aprile a Colle San Marco dove la donna di origini campane ma residente a Folignano (Ascoli Piceno) era salita con il coniuge per far giocare la loro figlia di 18 mesi, Vittoria. Parolisi avrebbe raccontato che erano stati insieme a Ripe di Civitella e che, nonostante la presenza in auto della bambina, si erano appartati per scambiarsi effusioni. Un racconto che però il caporalmaggiore del 235/o Rav di Ascoli (dove si addestrano le soldatesse), avrebbe tenuto nascosto agli investigatori. Intanto trapelano i primi risultati dei riscontri sui tabulati telefonici di Melania e Salvatore. Il 18 aprile la donna ha risposto all’ultima telefonata fattale dalla madre alle 13:30: hanno parlato della piccola e dell’imminente partenza per Somma Vesuviana in vista delle feste pasquali. Alle 14:40 un’amica le ha inviato un sms, chiedendo di richiamarla, ma a questo messaggio non c’é mai stata risposta. Alle 15:20 Salvatore Parolisi fa la prima telefonata sul cellulare della moglie che aggancia la cella compatibile con Ripe di Civitella, ma la donna non risponde, come non risponderà più alle chiamate successive. Si è anche appreso che Parolisi ha consegnato spontaneamente ai carabinieri gli indumenti che indossava il giorno della scomparsa della moglie, un paio di pantaloni corti e una maglietta piuttosto leggera se si considera che la giornata a Colle San Marco, pur non freddissima, non era comunque propriamente estiva.

Nessun elemento che potesse dare pensare ad una “doppia vita” di Carmela Melania Rea è emerso nel corso delle indagini fin qui svolte. Gli investigatori di Ascoli e Teramo smentiscono oggi qualsiasi ipotesi che la donna avesse frequentazioni diverse dal contesto familiare e delle amicizie più strette. Una convinzione negli inquirenti, confortata anche dall’analisi dei tabulati telefonici relativi alle due sim card intestate alla donna e sull’uso del programma di chat Messenger che utilizzava per stare in comunicazione con i parenti e le amiche più care. Stamane è in corso presso il comando provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno una riunione operativa coordinata dal comandante provinciale Alessandro Patrizio per calendarizzare le attività che verranno espletate in giornata nell’ambito delle indagini: in vista altre audizioni di testimoni e persone informate sui fatti. Proseguiranno i sopralluoghi di carabinieri, forestale e guardia di finanza con i rispettivi cani da ricerche sia a Colle San Marco, sia al Bosco delle Casermette dove è stata ritrovata cadavere. Si cerca in particolare un luogo, fra questi due punti, dove la donna e l’assassino potrebbero aver sostato, prima di arrivare nella pineta dove è stata ritrovata morta. Verrà approfondita la testimonianza di una persona che ha raccontato di aver visto fra le 15:30 e le 16 del 18 aprile una donna “andare velocemente” lungo la strada che dal pianoro di San Marco, scende verso Ascoli. Proprio in quella zona c’é il bivio per la frazione Colle dove ieri i cani molecolari hanno fiutato qualche traccia tanto che sono stati effettuati prelievi in un pezzo di terra, ora in corso di analisi. In quella zona risiede anche una persona che fra i primi ha partecipato alle ricerche e sarebbe per questo salito in macchina con Parolisi, che conosceva già. L’odore di Carmela potrebbe semplicemente averlo “acquisito” sedendo nel sedile del passeggero dell’auto, dove prima era stata seduta Melania, quando col marito era andata in auto al San Marco. Sempre oggi verranno sentiti anche alcuni studenti di una scuola ascolana che il 18 aprile erano al pianoro a Colle San Marco dove avrebbero notato la presenza di Melania e Salvatore insieme alla bambina.

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